Questa settimana, per i fortunati possessori di una parabola, l’appuntamento da non perdere è Desperate Housewives, che prende il via su Fox Life giovedì 17 febbraio alle 21.50. Fin dal suo esordio sugli schermi della Abc il telefilm ha fatto parlare di sé, l’idea di mostrare la vita disperata e i panni sporchi (mai modo di dire fu più appropriato) di un gruppo di casalinghe della provincia americana non poteva che far discutere. Con chiaro riferimento a Sex and the City, la stampa l’ha definito subito “Sex and the suburbs”, ma la serie è molto più di questo. E’ una sapiente combinazione di commedia e mistero, un continuo alternarsi tra la routine della vita di provincia e gli strani avvenimenti che coinvolgono il vicinato. Diremmo – se non temessimo di sembrare blasfeme – un incrocio tra Peyton Place e La finestra sul cortile.
Dal prossimo giovedì anche noi saremo dunque catapultati nello sfolgorante mondo di Wisteria Lane, la strada su cui si affacciano le deliziose villette dall’ampio giardino delle quattro (ma dovremmo dire cinque) protagoniste, la cui vita non è poi così felice come potrebbe sembrare. Perché questo lo si intuisce subito, ancora prima dell’inizio del pilot. Nello stucchevole candore dei rapporti di buon vicinato ognuna ha una personale e quotidiana battaglia da combattere, se per una di loro la causa è l’insicurezza per l’altra può addirittura essere l’algida perfezione. Susan (l’adorabile Teri Hatcher) è separata da poco e come unico supporto all’inarrestabile goffaggine ha una figlia sveglia e pronta a tutto. Gabrielle, invece, cerca di superare la noia del matrimonio distraendosi il più possibile con il giovane giardiniere. Ma è Lynette ad avere tutta la nostra comprensione: i suoi gemelli sono insopportabili, lo sconforto e la determinazione con cui cerca inutilmente di tenerli a bada intenerirebbero chiunque. Infine, la vera strega della favola sembra proprio essere Bree, che è talmente perfetta da sembrare diabolica, perfino i suoi capelli (come il suo esausto marito fa notare) sono sempre miracolosamente in ordine. Bree non si scompone mai, non perde mai la calma e il resto lo lascia fare al suo imperturbabile sorriso, con cui pretende di vincere su tutto. Vedere come proprio questo la porti all’infelicità è un toccasana per il nostro scompigliato sadismo.
Non a caso in Desperate Housewives giallo e soap si intrecciano grazie a uno stile leggero e a volte paradossale, riuscendo così a far leva sul piacere del pettegolezzo e sulla morbosa curiosità per i misteri irrisolti, cioè tirando fuori il peggio di tutti noi.