Siccome in Italia succedono sempre le stesse cose, ripubblichiamo senza modifiche il corsivo del 13 settembre 2004. L’unica differenza che dobbiamo segnalare è che la proposta allora di Sandro Bondi oggi è del quotidiano diretto da Feltri, Libero.
La proposta di nominare senatrice a vita Oriana Fallaci, avanzata con singolare tempismo politico diplomatico da Sandro Bondi, è di quelle che fanno riflettere. Non sulla proposta in sé, ma sul proponente. Perché la richiesta segnala un’evoluzione nella destra italiana: al momento di indicare qualcuno che sia in grado di rappresentare non tanto l’Italia intera, ma almeno la propria parte, la Cdl passa da Mike Bongiorno a Oriana Fallaci. Ovvero dalla tradizione nazionalpopolare al fanatismo ideologico. A noi non sembra una scelta molto conveniente, forse perché di italiani orgogliosi e rabbiosi pronti a imbracciare il fucile e ad arruolarsi in una nuova crociata non ne vediamo molti. Dispiace soprattutto per il vecchio Mike, che ci sembrava un candidato assai più rispettabile di tanti altri. Purtroppo, con una destra persa nel mondo grande e terribile della guerra santa e dell’Asse del Male, il suo vecchio e celebre “Allegria!” non poteva convivere a lungo.