Noah Wyle, il dottor John Carter di ER, lascerà la serie a fine stagione dopo undici anni. La sua uscita decreta la fine biologica del telefilm. Sebbene siano previste delle partecipazioni dell’attore in quattro puntate delle prossime due stagioni, è chiaro che ER non sarà più lo stesso e a dir la verità era ben chiaro già da tempo. Da tempo infatti aveva cominciato a dare gravi segni di cedimento, perdendo progressivamente tutti i protagonisti più importanti e scadendo nelle sceneggiature (il cui punto peggiore era stato toccato nella decima stagione con l’ingloriosa morte di Missile Romano, schiacciato da un elicottero in una scena degna dei Looney Tunes).
Già nel 1999, con l’abbandono di George Clooney, si era temuto il peggio. Invece la serie aveva mantenuto la sua forza e il suo pubblico. Sembrava quasi che ER potesse sopravvivere ai suoi eroi, e forse anche a se stesso. Così nel trambusto dei corridoi del pronto soccorso si è continuato a far finta di niente mentre un pezzo alla volta ER perdeva tutti i membri del cast principale. Ma è stato l’addio di Anthony Edwards (l’amato Mark Greene, la vera e unica colonna portante della serie) a dare il colpo di grazia alla pazienza dei telespettatori. Noah Wyle era rimasto l’ultimo attore del cast che ha portato il telefilm al successo, l’unico – per intenderci – che fosse presente fin dal pilot. Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che in realtà sarebbero ancora della partita Kerry Weaver e Susan Lewis, ma chiunque segua fedelmente il telefilm sa come stanno le cose. La Weaver non ha mai fatto veramente parte del gruppo dei nostri beniamini, anzi, lei era per definizione il nemico. Mentre la vera Susan ha lasciato per sempre il telefilm nella terza stagione. Quella che è tornata cinque anni più tardi è solo la brutta copia grassa. Insomma, non ci sono più giustificazioni, è il momento di dichiarare l’ora del decesso. Trovare da quelle parti un dottore in grado di farlo, però, è diventato parecchio difficile. Per di più la produzione di ER ha rinnovato il contratto con la Nbc fino al 2008, notizia che ci ha lasciato alquanto depressi. Perché l’accanimento terapeutico è un triste spettacolo, soprattutto nel caso di un telefilm.