Propagandisti

Indicativa più che mai del nostro carattere nazionale, dinanzi ai fatti di Londra, è stata senza dubbio la stucchevole retorica di tanti nostri commentatori a proposito della mancanza di retorica da parte di cittadini e commentatori inglesi. Segno un po’ di irriducibilità delle proprie pulsioni propagandistiche, un po’ di ipocrisia: spesso l’ammirevole sobrietà collettiva ma soprattutto l’intelligente politica di “contenimento” delle informazioni britannica hanno gettato i nostri giornali e telegiornali nella più cupa disperazione. Ore e ore di assai retorici elogi che non avevano altra ragione all’infuori della necessità di riempire il tempo e lo spazio dedicato alla vicenda, cui la lodevolissima sobrietà inglese aveva tolto ogni base. Ma c’è una retorica peggiore, molto peggiore di questa. Quella comparsa per breve tempo nelle strade di Roma, su manifesti che invitavano a schierarsi “contro ogni terrorismo”, firmati dal principale partito dell’Unione: i Democratici di sinistra. Fortunatamente, sembra si sia trattato di una specie di incidente, visto che quei manifesti sono spariti quasi subito. Ma certo, in un momento simile, si tratta di un incidente che mette paura.