Intellettuali

Prima domanda: quanti in buona fede ritengono che oggi, con tutto quello che è emerso dalle indagini, la detenzione di Gianpiero Fiorani abbia ancora il minimo senso dal punto di vista del pericolo di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato? Seconda domanda: quanti in buona fede possono sostenere che la sua detenzione abbia oggi altra ragione che non sia il desiderio di ottenere per le spicce una piena e dettagliata confessione? Terza domanda: quanti intellettuali liberali ne hanno chiesto dunque la scarcerazione, in nome del più sacro dei principi del liberalismo che va sotto il nome di habeas corpus? Ve lo diciamo noi: due. Per la precisione Oscar Giannino e Piero Ostellino, come il secondo ha ricordato sabato in un desolato articolo, che ha fatto sorgere in noi una quarta e ultima domanda: che fine hanno fatto gli altri?