Giuliano Amato si è accorto di non essere d’accordo con la Finanziaria che ha votato in Consiglio dei ministri. Tempo fa si era accorto di non essere d’accordo con l’indulto, sempre dopo averlo votato, si capisce, e prima ancora si era accorto che non era il caso di calare le braghe di fronte agli islamisti, mentre si teneva su i pantaloni. Questa marcia del gambero di Amato, iniziata molti anni fa, quando si accorse di non essere mai stato d’accordo con Craxi, è inarrestabile. Prima o poi, c’è da scommetterci, scoprirà anche di non essere stato d’accordo con la sua nomina a ministro dell’Interno. E quel giorno finalmente saremo d’accordo con lui.