Cara Left Wing – Non ci si può riposare nemmeno nel fine settimana. Tra sabato e domenica, sui due principali quotidiani nazionali, Francesco Giavazzi ed Eugenio Scalfari si sono azzuffati sul terreno classico (quasi ricardiano, direbbe Scalfari) di Stato e mercato. Lo scontro ha avuto momenti di maschio vigore, da peplum anni Cinquanta, come quando il Maciste del Corriere ha sollevato otto ponti di Messina con la sola forza di un fondo di investimento privato, o quando l’Ercole di Repubblica ha ricordato la celebre fatica della nazionalizzazione dell’energia elettrica. Ma anche stilettate da film di cappa e spada. E’ stato Scalfari ad affondare, accusando Giavazzi di avere argomentato “con misuratissima sufficienza”. Ma il professore della Bocconi non se ne deve avere a male. Data la provenienza, quella di Scalfari non può essere considerata una critica, bensì un invito a fare di più e meglio.
Gabriele Arcangelo