“Interferenze, pressioni, richieste di posti. Questa è l’attività pubblica? Se è così rischiamo di diventare tutti prigionieri di una politica che fa schifo alla brava gente. Una politica invadente, prepotente e autoreferenziale. Una svolta rispetto a tutto questo non può più attendere”. Così, dopo il caso Mastella, ha parlato a Repubblica Goffredo Bettini, discusso capo del centrosinistra romano da quasi vent’anni, scatenando un’ondata di panico nei consigli di amministrazione di tutte le società municipalizzate di Roma e del Lazio.