“Le primarie sono come il gesto del bambino che ascolta la conchiglia e sente il rumore del mare”, ha detto Nichi Vendola in uno dei suoi tanti slanci lirico-politici. In effetti, il gesto di accostare all’orecchio quel che resta della corazza di un invertebrato defunto, per gioire di un ingannevole effetto uditivo, ci pare renda perfettamente l’idea vendoliana della politica: l’eco lontana di qualcosa che non esiste, in realtà, da nessuna parte. Puro suono. Però lirico.