Sergio Marchionne già comincia a parlare di spostare la sede della Fiat a Detroit, ed ecco che Sergio Chiamparino, pur dicendo subito che è “ancora presto per tracciare scenari negativi”, annuncia che chiederà alla Fiat un “chiarimento”. Nientemeno. Forse, però, non sarebbe male se anzitutto si chiarisse un po’ le idee lui, in particolare su due questioni. La prima è che non è presto, adesso, da nessun punto di vista. Adesso è tardi, semmai. E le rituali assicurazioni date da Marchionne a Maurizio Sacconi – a proposito, complimenti anche a lui – lo confermano, eccome (“Una vaga ipotesi non è una decisione”, ha spiegato il ministro stizzito, dopo avere parlato con il manager e prima di riprendere sonno). La seconda cosa che ci permettiamo di far notare a Chiamparino (e al vigile Sacconi) è che a questo punto, dopo avere tessuto le lodi di Marchionne e dopo aver dato lezioni di riformismo e modernità all’universo mondo, è un po’ tardi per chiedere chiarimenti, ma forse si è ancora in tempo per chiedere scusa.