Sulla prima pagina del Corriere della sera di oggi Angelo Panebianco manda, agli “irriducibili” sostenitori dei partiti intesi ancora come organismi collettivi e minimamente democratici, un messaggio cupo, quasi minaccioso. “In ogni caso – scrive a proposito del congresso del Pd, rivolgendosi agli avversari di Renzi – gli irriducibili, i nostalgici, si rassegnino. Nelle attuali condizioni della competizione democratica, un partito non può che essere la struttura di supporto di un leader”. Toni, obiettivamente, più da ultimatum che da editoriale. Noi invece vorremmo mandare a lui un messaggio di speranza, perché pensiamo sinceramente che si sbagli, e non solo sui partiti: in tutte le organizzazioni complesse, al giorno d’oggi, nessuno può essere obbligato a ridursi a pura struttura di supporto dei vertici, se davvero non lo vuole. Nemmeno nei giornali.