Nel corso della storia abbiamo visto molte volte opposizioni chiamare il popolo alla rivolta contro un regime che negava libere elezioni, minoranze minacciare scissioni di fronte a maggioranze che rifiutavano di lasciare esprimere gli iscritti, gruppi dirigenti raccogliersi per costringere il leader a sottoporsi a un voto. Mai, a nostra memoria, si era vista un’opposizione che trama per lasciare gli oppressori al governo, che complotta perché l’uomo solo rimanga al comando, che combatte perché tanto al voto degli elettori quanto a quello degli iscritti si arrivi non il più presto, ma il più tardi possibile. È un caso pressoché unico nella storia della democrazia che una minoranza voglia al tempo stesso restare minoranza e imporre alla maggioranza le sue posizioni. Un caso che pare sia stato ipotizzato soltanto da un politologo di Cambridge, alcuni anni fa, in un paper dal titolo: Loser takes all.