Può stupire solo gli ingenui che al centro degli scandali sull’uso improprio dei rimborsi previsti dal Parlamento europeo ci siano proprio quei leader e quei partiti, a cominciare dal Front National di Marine Le Pen, che fanno della polemica contro l’avida e corrotta casta eurocratica la loro bandiera. Raramente partiti e movimenti populisti che devono la loro fortuna alla denuncia della disonestà e del malaffare altrui si dimostrano migliori dei loro bersagli. Più singolare è che in genere, quando sono loro a trovarsi invischiati in simili scandali, non sembrano risentirne più di tanto. Non sembra scattare nel grosso dei loro elettori nessuna particolare reazione di rabbia o di delusione. Forse perché, sotto sotto, non si erano mai illusi. Perché la vera ragione dell’adesione a quei movimenti non sta nel significato letterale delle loro parole d’ordine, ma in un’identificazione politica e psicologica che avviene a un livello più profondo… continua a leggere
(l’Unità)