Le tensioni tra Russia e Stati Uniti sembrano crescere di giorno in giorno in una spirale viziosa inarrestabile e assai pericolosa. È un gioco delle parti, come sostengono taluni? O siamo di fronte a qualcosa di più rilevante e strutturale? Soprattutto, come si mette in asse quanto sta avvenendo con mesi di campagna elettorale durante i quali l’ostentato elemento di discontinuità promesso da Trump era quello di abbandonare la linea dell’ostracismo verso Mosca in favore di una nuova, intensa collaborazione russo-statunitense? Diverse risposte possono offerte. Il punto di partenza, però, deve essere un elemento di contesto troppo spesso negletto. Il presunto isolazionismo di Trump, così enfatizzato da tanti commentatori e critici del Presidente, non è in realtà mai esistito… continua a leggere
(Il Mattino)