«La riflessione sulle questioni internazionali di questo presidente, e di questa amministrazione, non sono affatto meno sofisticate o articolate di quelle di chi li ha preceduti; è probabilmente vero il contrario». A scriverlo è Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po e tra i principali americanisti italiani, ma il presidente di cui parla, e che difende dall’accusa di superficialità e improvvisazione, non è l’impulsivo e imprevedibile Donald Trump. È invece Barack Obama, a suo tempo al centro di critiche e interrogativi, come si vede, non meno radicali di quelli che oggi vengono suscitati dal suo pur diversissimo successore… continua a leggere
(Francesco Cundari)