Cara Left Wing,
quando ho visto le immagini di Silvio Berlusconi con un candido agnello in una mano e un biberon nell’altra ho pensato a un fotomontaggio, o in alternativa a un impazzimento del suo ufficio stampa. Poi mi sono ricordato del veganesimo farlocco che ci affligge come tutte le mode troppo veloci e troppo poco sentite e ho realizzato che, come cento altre volte in passato, ci aveva visto giusto Francesco De Gregori, che una canzone sull’agnello di Dio la scrisse una ventina di anni fa, e la chiudeva con il perfetto ritratto di Silvio, e di noi che lo stiamo a guardare:
Insegnami le cose che ancora non so, non so.
E dimmi quanto maschere avrai,
regalami i trucchi che fai,
insegnami ad andare dovunque sarai, sarò.
E dimmi quante maschere avrò.
Se mi riconoscerai,
dovunque sarò,
sarai.