Per i comunisti italiani il parricidio è stato a lungo poco più che una lontana astrazione. Un concetto filosofico, come il parricidio compiuto da Marx nei confronti del suo maestro Hegel, o storico-ideologico, come quello compiuto da Lenin con il «rinnegato Kautsky» all’epoca della Seconda Internazionale. Il fatto è che ai tempi del Pci i grandi padri della sinistra invecchiavano e morivano sul palco, di morte naturale, circondati dall’affetto o quanto meno dal reverenziale timore dei loro compagni, senza che a nessuno venisse neanche in mente di contestarne il ruolo (almeno in pubblico). Ai tempi della Seconda Repubblica non fanno neanche in tempo a diventare padri, perché li fanno fuori prima… continua a leggere