Davide Casaleggio calcola i voti al centesimo. Letteralmente. Nel suo lungo articolo per il Washington Post, in cui racconta agli americani il successo del Movimento 5 Stelle, ha spiegato che i modelli organizzativi dei partiti politici sono obsoleti e anti-economici. Per il Movimento 5 Stelle – scrive Casaleggio – ogni voto è costato circa 9 centesimi, mentre per i partiti tradizionali un voto è costato sugli 8 dollari e 50. Al di là del disorientamento che si può provare nel vedere trattare i voti come fossero pacchi di pasta, quello che Casaleggio vuole dire è che per la democrazia diretta valgono gli stessi principi economico-aziendali dei social network o di Google. Se è gratis, significa che il prodotto sei tu. Se è democrazia diretta, anche.