D’accordo, il caso dell’ex leader dei liberaldemocratici britannici (ed ex vicepremier) Nick Clegg, che se ne va a lavorare come “ambasciatore” per Facebook, non è paragonabile a quello dell’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, passato in un attimo dai manifesti sulla terza via con Tony Blair alle mappe dei gasdotti con Gazprom. Si tratta evidentemente di casi molto diversi. Va anche rilevato, tuttavia, che il compito di chi come noi vorrebbe difendere l’onore della democrazia liberale sarebbe grandemente facilitato se solo questi liberali fossero un po’ meno esosi.