Siamo un paese impazzito. Lo siamo decisamente se di fronte alle parole del premier l’unica cosa che ci è venuta in mente è il protagonista di Big Love, un mormone poligamo alle prese con tre mogli, sette figli e due supermercati da mandare avanti. L’idea non è del tutto azzardata, anche se necessita di parecchia fantasia, perché la serie (che andrà in onda da lunedì su FoxLife) prende spesso pieghe inaspettate. Naturalmente è il tema della poligamia a colpire come prima cosa. Tanto più se si pensa che Bill (Bill Paxton) si divide tra tre diverse donne con il loro totale consenso e appoggio. Ma non è sui risvolti più lussuriosi della faccenda – almeno non solo – che si concentra la serie, bensì sulle numerose e intricatissime conseguenze della vita in “comune”. Perché se si sceglie di convivere contemporaneamente con tre famiglie diverse, in tre case diverse (ma comunicanti) e in clandestinità (la poligamia non è ancora legale in America), non si sceglie di certo la strada più comoda. Perlomeno a giudicare dalla vita del povero Bill, che è talmente stressato che a malapena riesce a godersi la parte più divertente del gioco, che per inciso sarebbe il sesso. Per il resto è tutto un correre a sistemare problemi, pagare bollette, risanare debiti e cercare di dividere equamente le risorse (cominciate a intravedere qualche assonanza?). Per non farsi mancare proprio niente, poi, a peggiorare ulteriormente la situazione Bill ha anche la sua di famiglia, quella in cui è nato. Insomma quel che dovrebbe essere un idillio poli-familiare, una grande alleanza di famiglie (che si arricchisce delle specificità di ogni componente), si trasforma in un inesauribile affastellarsi di doveri, incomprensioni, gelosie, lamentele, sotterfugi per conquistarsi almeno un piccolo scampolo di tempo, di affetto e – naturalmente – di soldi. Ma per tutto il tempo Bill se ne sta lì calmo a guardare quel che succede, a vedere le mogli che – neppure tanto segretamente – se lo litigano, a cercare di accontentare quella che vuole spendere di più, a vegliare da lontano sui figli, a cercare di ripianare il bilancio del supermercato e di conseguenza a chiedere sacrifici alle mogli. Sempre con la stessa espressione. Sempre con quel sorriso, che sembra cogliere, ma non si capisce mai quanto. Senza entrare mai direttamente nel merito del problema. Se ne sta lì a cercare di accontentarle tutte senza riuscire ad accontentarne nessuna. Dolce, comprensivo, paziente fino all’inverosimile, sempre uguale a se stesso mentre il suo mondo impazzisce attorno a lui.