Un’eredità, una cassapanca, un libro e il passato diventa presente. Un giallo contemporaneo che ci porta nella Londra di Shakespeare. Chi era costui, è veramente esistito, è il nome che copriva un collettivo di persone, e che ruolo ha avuto John Florio, l’intellettuale del rinascimento italiano trapiantato al centro della vita politica e culturale dell’Inghilterra del ‘600? Nel libro Il Cenacolo Shakespeare di Luigi Ferrari, edito da Il Nuovo Melangolo, le domande ci sono tutte ma Ferrari non gioca con l’identità del Bardo, ciò che gli interessa raccontando e immaginando la storia della prima stampa delle opere di Shakespeare (il cosiddetto First Folio) è mostrarci la forza che gli atti dell’arte e della cultura hanno nell’indirizzare lo sviluppo della storia del mondo. Perché la storia è fatta di storie e queste si riassumono in segni e lingua.