Dinanzi a scelte e dichiarazioni come quelle di Sergio Marchionne su Pomigliano e sulla delocalizzazione in Serbia, tutte le forze politiche hanno l’occasione di mostrare al paese quale idea abbiano del suo sviluppo economico, sociale e civile; come intendano il ruolo dei sindacati e che valore diano ai diritti dei lavoratori; quale collocazione ritengano auspicabile per l’Italia nel famoso mercato globale. Questioni tanto più stringenti per la sinistra. Il problema è che sin dall’inizio, con un’intervista al Corriere della sera, Walter Veltroni si è schierato senza esitazioni dalla parte della Fiat; mentre Nichi Vendola, con toni a dir poco accesi, si è schierato dalla parte opposta. Leggendo dell’offerta di alleanza del primo al secondo, e di tutto l’attivismo dei vari “democratici per Nichi”, ci siamo chiesti pertanto quale mai potesse essere il punto di convergenza tra loro. La sintesi condivisa. Non diciamo la piattaforma comune, la mozione congressuale, il programma elettorale. Ma almeno uno slogan.