La tesi secondo cui “con questi dirigenti non vinceremo mai”, onestamente, l’avevamo già sentita. Il repertorio ormai lo conosciamo a memoria: non si può andare avanti così, con gli stessi vecchi metodi e con le stesse vecchie facce di sempre, dopo ogni sconfitta, mai che si facciano da parte, manco a parlarne, sempre lì, attaccati alla poltrona, inamovibili, incriticabili, indiscutibili. Quello che non avevamo mai sentito e onestamente mai avremmo creduto di sentire, nemmeno all’indomani di una sconfitta traumatica come quella subita dal Pd, era che a fare questo discorso sarebbe stato il segretario.