Il 6 luglio è uscito in Giappone il nuovo lavoro in studio dei Folder, “Right Things”; la notizia in sé non avrebbe nulla di strano, non fosse che i summenzionati sono una crossover band di Bologna. E se è vero che, almeno dai tempi del leggendario “Made In Japan” dei Deep Purple, la terra del Sol Levante costituisce un polo d’attrazione per i gruppi hard e metal, è altrettanto vero che la carriera di questo gruppo dimostra (nel caso occorressero ulteriori prove) quanto per i musicisti italiani impegnati nel genere la terra straniera sia foriera di maggiore considerazione, soddisfazione e promozione di quella d’origine.
Il primo nucleo della band si forma tra il ’96 e il ’97. Dopo la realizzazione di un demo (segnalato all’epoca dalla rivista “Metal Hammer”) e alcuni cambi di formazione, con l’ingresso dell’attuale vocalist Mana (al secolo Manuele Bruno), si arriva all’incisione del mini-cd “Drastic” (’98). Il lavoro riceve buone recensioni ma non tutti giudicano con favore l’ispirazione alla scena nu-metal che si sta affermando oltre oceano, con i Korn ed i Deftones quale riferimento principale. Nel 2000 la band arriva al primo full-length: registrato tra Bologna, Ravenna e Atlanta (Georgia) “Keep The Flow” è prodotto da Gabriele Ravaglia e mixato da Paso, lo stesso team che i Folder ripropongono in “Right Things” e vede la partecipazione di due componenti degli Stuck Mojo (Rich Ward e Bonz), in “Drastic” e “It’s Tricky”, cover dei RunDmc.
Con “K.T.F.” i Folder si mettono in evidenza e staccano il biglietto per una lunga serie di concerti tra Italia, Austria ed Inghilterra, in buona compagnia: Funeral For A Friend, Prime Sth e Lullacry tra gli altri. A interessarsi maggiormente a loro, tuttavia, è la RB Records di Tokyo che ristampa il cd in Giappone nel 2003. Nello stesso anno esce anche il video di “Left” e il gruppo inizia la stesura dei brani per “Right Things”. La formazione comprende, a questo punto, oltre a Mana, il chitarrista Max B! (Massimo Barbieri), il bassista Maxx C. (Massimiliano Canali) e DjMaick (Marco Cavallin) ai piatti, ai quali si aggiunge il batterista A. (Andrea) Ge, già motore pulsante degli Exilia – il cui ultimo cd, per restare in tema, è ancora in classifica in Germania. Prodotto anche da Jason Bieler (New Found Glory, Nonpoint, Skindred), “Right Things” ha le carte in regola per far compiere un nuovo passo in avanti ai Folder: muovendosi lungo le coordinate di sempre, il gruppo mescola con disinvoltura metal, rap, elettronica e campionamenti, ottenendo un sound interessante e personale. Notevole il break iniziale, composto dalla frenetica “Shake It”, dalla più raggelata “Changed” e dalla potente “Pictures On The Wall”; di rilievo anche “Ten Years”, “I Wonder” e “Divine Stitches”, in una lista di 13 tracce tutte di buon livello e giusta tensione. Il sito (www.Folder1.com) offre un piccolo antipasto, in attesa della distribuzione in Italia. Nessuno è profeta in patria, dicevano gli antichi. Non è la cosa giusta, ma pazienza.