Qualcosa, nel Pd, si sta muovendo. Alcuni movimenti sono forse scomposti, altri più prudenti e accorti, ma qualcosa si muove. E, forse, nella direzione di lunedì prossimo si comincerà a capire anche verso dove. Sotto il titolo di movimenti prudenti, misurati nei toni e nelle parole, possono essere incluse le dichiarazioni del ministro Orlando, o l’intervista resa a questo giornale dal Presidente del Pd Orfini: per entrambi, c’è da mettere mano, cioè da rimettere in sesto, il partito, e l’unica obiezione che gli si può muovere è che forse è più facile dirlo che farlo. Ma che lo si debba fare, nessuno, nemmeno Renzi ne dubita. E se anche qualche dubbio vi fosse, i movimenti scomposti contribuiscono senz’altro a toglierli… continua a leggere
(Il Mattino)