Il Pd deve riflettere, aveva detto ieri Renzi a «Repubblica». E non è una riflessione semplice: non solo per lui, a livello nazionale, ma anche per il partito, a livello locale. Non solo non è semplice la riflessione, ma non è neppure facile farla uscire fuori. E farla diventare un nuovo punto di coagulo per una formazione politica che, dopo la tremenda botta del referendum, continua a sembrare incerta sulle sue ragioni di fondo. La Direzione provinciale del Pd napoletano ha provato ieri a indicare un percorso: coordinamento cittadino e congresso straordinario in primavera. Eventuali elezioni politiche a giugno potrebbero rendere difficile rispettare questo calendario, ma la più grande difficoltà sta nel portare questi appuntamenti all’attenzione della città, sta nel coinvolgere le energie più vitali… continua a leggere
(Il Mattino)