Nella repubblica liberal di San Francisco, patria dei matrimoni gay e dell’attivismo democratico, lo sport rispecchia fedelmente il clima che si respira in città dopo le ultime elezioni: umiliati e offesi. Sabato si è ufficialmente aperta la terza fase della stagione di football americano, quella che porterà due squadre a giocarsi il Superbowl del 6 febbraio. La delusione dell’anno è l’ultimo posto ottenuto dai San Francisco 49ers: una delle squadre più titolate della storia relegata in un angolo con solo due vittorie mette un po’ di malinconia, ma i tifosi sperano di poter ricostruire l’anno prossimo, grazie anche al diritto di prima scelta al draft. In genere i playoff, dopo aver seguito con attenzione l’andamento della regular season, sono abbastanza prevedibili.
A un paio di partite dal termine tutti, sulla carta, avrebbero visto in finale i New England Patriots (a battere i Pittsburgh Steelers per titolo di AFC) e i Philadelphia Eagles senza rivali in NFC. Due eventi, però, hanno gettato ombre su un andamento così lineare: la seconda sconfitta subita dai Patriots e l’infortunio del wide receiver Terrell Owens, stella assoluta degli Eagles. Proprio quando nessuno aveva più molti dubbi su chi avrebbe dominato, l’incidente occorso al più dotato ricevitore di lega ha riaperto i giochi in National Football Conference. L’unica speranza per Phildelphia è che Owens recuperi in tempo per il Superbowl; sempre che riescano ad arrivarci, senza di lui.
Gli avversari intanto affilano i coltelli e sul piatto bisogna aggiungere il morale ritrovato di chi adesso sente di avere una possibilità in più. La seconda sconfitta dei Patriots cambia completamente i rapporti di forza all’interno della AFC, visto che sono gli Steelers ad aver guadagnato il fattore campo. Con i New England Patriots a giocarsi in casa la finale di conference non ci sarebbero stati dubbi su chi avrebbe raggiunto il Superbowl; adesso, però, tutto passa da Pittsburgh. Gli Steelers, che hanno trovato nel quarterback esordiente Ben Roethlisberger un fenomeno ancora imbattuto, sono attesi alla prova del nove per verificare la tenuta nervosa del ragazzo nel momento più duro e importante.
Quella che sembrava una passeggiata noiosa e scontata fino alla resa dei conti a Jacksonville si è improvvisamente trasformata in una postseason da scintille. Già sabato notte, durante gli incontri per le wild card, si sono avute le prime sorprese con la vittoria dei St. Louis Rams contro i (seppur leggermente) favoriti Seattle Seahawks. La squadra del runningback Shaun Alexander nulla ha potuto contro il grande braccio del lanciatore Marc Bulger. Alexander, che pur tutti davano come miglior corridore di lega, non potrà nemmeno consolarsi con quel titolo, superato per una sola yard da Curtis Martin. In aperta polemica con il proprio allenatore, che non lo avrebbe aiutato nell’ultima partita di regular season, Shaun Alexander ha dichiarato di essere stato accoltellato alle spalle.