Ormai succede praticamente ogni settimana che il Corriere della sera spieghi ai Ds come ci si deve comportare in una società aperta. Lo fa a volte con Ernesto Galli della Loggia, spesso con Angelo Panebianco, talora con Pierluigi Battista. Sabato per esempio c’era un commento di Maurizio Ferrera dal significativo titolo “Libertà economica e popolo Ds”, di cui riportiamo la chiusa: “Se i Ds vogliono davvero «riprendersi la libertà», devono rimboccarsi le maniche e creare aperture reali nel modello sociale italiano tramite efficaci e coraggiose azioni di governo”. Che, intendiamoci, non è che sia sbagliato, ma un po’ sorprende. Se infatti, dopo le promesse liberalizzatrici di Berlusconi, per dare la scossa al paese il giornale della borghesia illuminata milanese si affida ai comunisti (mai abbastanza ex, a sentire Panebianco), allora mi sa che è meglio troncarla lì.