L’affettuosa stretta di mano del Papa a Fidel Castro all’Avana segue di due mesi il suo incontro con Evo Morales,...
Iscritto19 Settembre 2012
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Nel rapporto 2014 pubblicato dall’Istat su Cittadini e nuove tecnologie, malgrado il perdurare della crisi industriale, e lo spaventoso aumento...
L’aggettivo “internazionale” è l’ossessione del momento. C’è la comunità internazionale, la legittimità internazionale, il mandato internazionale, la Corte di giustizia...
La parola austerità è al centro del dibattito politico europeo: predicata a gran voce dalle élite protestanti del continente come...
La fioritura autunnale di opuscoli, articoli di giornale e commenti televisivi che ha fiancheggiato il governo irridendo l’ondata di proteste degli studenti è oggi ridotta a un cumulo di foglie morte. La settimana appena passata segna infatti l’archiviazione dell’argomento ricorrente di quella pubblicistica: l’idea che l’università sia virtuosa, in America, perché fondata sul contributo finanziario degli studenti…
Lo scoglio della proposta presidenzialista attende il Partito democratico sul cammino delle riforme, nel mezzo di una difficile strettoia: da un lato un girotondismo sempre attivo e pronto alla scomunica di qualsiasi dialogo, dall’altro la tentazione di rifuggire da un’attenta disamina della sconfitta elettorale, imboccando la scorciatoia di un accordo a due con il Pdl, per imprimere un indirizzo definitivamente plebiscitario…
Nel referendum di domenica scorsa, voluto per aumentare i suoi poteri e soprattutto per ottenere il diritto a ricandidarsi come presidente, Hugo Chávez non ha combattuto contro le multinazionali del petrolio, né contro il governo degli Stati Uniti, né contro la ricchissima aristocrazia del suo paese. Contro questi soggetti Chávez avrebbe probabilmente trovato ancora una volta il favore popolare.
Il gruppo Fiat torna a parlare all’Italia. Dopo l’estate, Sergio Marchionne è intervenuto in due contesti non consueti per un dirigente d’azienda: il 22 settembre ha tenuto un discorso durante un convegno organizzato a Mattinata, in Puglia, dall’Università di Foggia e dalla rivista L’Industria (di cui Romano Prodi presiede il comitato scientifico), pubblicato il 23 settembre come editoriale del Corriere della sera, seguito da un ampio dibattito.
Si sono appena chiuse le urne del primo turno presidenziale in Francia. Ci sono tre notizie, due buone e una cattiva. Cominciamo dalla cattiva, come si conviene: Nicolas Sarkozy, il campione del gollismo, ha un’affermazione molto forte. Ottiene circa il 30 per cento dei voti e parte favorito per il secondo turno: nella sua posizione di destra netta, decisionista e neo-autoritaria non avrà difficoltà a incamerare gran parte dell’11 per cento ottenuto dal nazionalista Jean-Marie Le Pen…
Nei sei ultimi decenni di pace vissuti dalla nostra Italia è difficile che le donne e gli uomini della nazione si siano trovati di fronte a momenti veramente drammatici, in cui dipendeva dalle loro scelte la sopravvivenza della patria. A tutti è stata data la possibilità di sbagliare. La sorte di essere messo, almeno una volta, di fronte a responsabilità terribili è toccata a Giuseppe Pisanu…
Nella passata settimana ha suscitato una piccola attenzione un articolo di Left Wing, in cui si sollevavano dubbi sulla possibilità...
Nelle righe che seguono vogliamo avanzare l’ipotesi, puramente ricostruttiva e mancante di qualsiasi notizia riservata, che nella notte tra venerdì e sabato scorso il capo del governo uscente, dopo essersi accorto che Andreotti poteva essere eletto veramente alla presidenza del Senato (e non si limitava quindi a fargli fare un figurone davanti agli italiani moderati), sia stato costretto a correre in soccorso…