“Non saranno i mercati, non sarà la finanza, non saranno le Borse a decidere al posto del popolo francese”, dichiara François Hollande…
Iscritto19 Settembre 2012
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Non è vero che la storia sarà più generosa della cronaca con Silvio Berlusconi, come sostiene da tempo il direttore del Corriere della sera. Lo sarà meno. L’eredità politica del Cavaliere è un’Italia sull’orlo della bancarotta finanziaria, politica e civile. Tutto considerato, le cronache dei grandi giornali sono state con lui fin troppo tenere, anche in questi giorni. In tanti, nel momento stesso in cui invitano l’opposizione a mostrare senso di responsabilità, proseguono nella loro irresponsabile campagna…
In Grecia, da quasi due anni, la politica economica del governo è dettata alla lettera da Bce, Fmi e Ue, che hanno imposto al paese pesantissimi sacrifici. In compenso, dall’inizio della cura, lo stato dei conti pubblici greci è peggiorato, il debito pubblico è passato dal 113 per cento del 2008 al 145 del 2010, avviandosi per la fine del 2011 verso il 160, mentre la disoccupazione è aumentata del 6 per cento…
Silvio Berlusconi voleva trasformare il voto amministrativo in un referendum sulla sua leadership e ci è riuscito. Quel referendum, però, lo ha perso. Allo stesso tempo, dentro e fuori i partiti di opposizione, in molti volevano trasformare l’ultima tornata elettorale in un referendum sulla leadership di Pier Luigi Bersani, per prenderne il posto o per sostituirlo con altri. Pure loro ci sono riusciti. E pure loro hanno perso. Adesso tocca ai referendum propriamente detti: i due questiti sull’acqua…
Buongiorno. Vorrei ringraziare la Brooking Institution, e in particolare il mio caro amico Kemal Dervis, per aver offerto tempestiva ospitalità a questo importante evento. Sono inoltre contento che Sharan Burrow – segretario generale dell’Ituc [International Trade Union Confederation] – possa essere con noi questa mattina. Alla fine della sua opera magna, la Teoria Generale, Keynes si esprime così: “I difetti più evidenti della società economica in cui viviamo sono l’incapacità a provvedere…”
Fedeli all’antico motto “Medico, cura te stesso”, ci sottoporremo noi per primi alla terapia che vorremmo suggerire a leader, opinionisti e cabarettisti della sinistra in questi giorni…
Nella sua ultima, improvvisa reincarnazione liberista, il ministro Tremonti si è scagliato contro “l’oppressione fiscale” fatta di continue verifiche e accertamenti…
Sabato 16 aprile Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della sera, si è reso volontariamente protagonista di un piccolo ma molto significativo episodio. Tanto significativo da meritare un breve riassunto delle puntate precedenti. Cominciamo dunque dall’inizio. In un editoriale di prima pagina sul Corriere della sera del 2 febbraio, Ernesto Galli della Loggia definisce il Pd “un partito dove non c’è vero dibattito politico, dove non c’è lotta politica su proposte concrete e contrapposte”, che “non ha alcuna…”
Alla naturale scadenza della legislatura non crediamo che Silvio Berlusconi abbia molte possibilità di arrivare. Non più di quante, attualmente, ne daremmo a Gheddafi. Fa però ugualmente impressione notare che nel 2013 saranno passati vent’anni esatti dal primo atto della sua “discesa in campo”: l’inattesa dichiarazione di sostegno a Gianfranco Fini, proprio lui, allora candidato sindaco a Roma, e proprio contro Francesco Rutelli, suo attuale compagno di schieramento. I due campioni della prima sfida bipolare…
Nel giorno di San Valentino è nata una nuova rivista on line, che fa riferimento a Libertà Eguale, associazione degli ex liberal diessini (poi veltroniani del Pd). Lo slogan scelto per il lancio è “Il vero amore è riformista”, la rivista si chiama “Qualcosa di riformista” e sotto la testata recita: “Sito di propaganda riformista”. Incuriositi da questo tripudio di riformismo…
La manifestazione in difesa della dignità della donna organizzata domenica a Roma e in tante altre città italiane avrebbe potuto essere, come molti prevedevano e come noi stessi temevamo, minoritaria e faziosa, ipocrita e strumentale, farisaica e rabbiosa. In parole più semplici: piccola e triste. È stata, invece, grande e festosa, ma soprattutto popolare, cioè l’esatto contrario di quel raduno “radical chic” di cui ha parlato Maria Stella Gelmini, in una classica dichiarazione “a prescindere”…
La festa è finita. La vicenda politica di Silvio Berlusconi è conclusa. Non è questa né un’opinione né una previsione, ma una banale constatazione, un semplice dato di fatto. Comunque si giudichi la lunga e contraddittoria parabola del nostro presidente del Consiglio, non si può negare l’evidenza. Se ne può discutere, naturalmente, come si può discutere di tutto. E cioè per sport, per gioco o per costrizione, magari anche per un malinteso senso del dovere, o ancora per calcolo, per sincera gratitudine…