Al solito, il problema è politico. Perché però il problema sia politico non è facile vederlo. Si parla, infatti, di tutt’altro: di scienza e cervello, percezioni e neuroni. Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla notizia. Sull’autorevolissima rivista scientifica Nature è stato pubblicato lo scorso 5 marzo un articolo dal quale si apprende che l’équipe del neuroscienziato Jack Gallant, dell’Università della California, è riuscita a “scannerizzare il cervello”…
Iscritto19 Settembre 2012
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Nel libro di Vito Mancuso, “L’anima e il suo destino”, si leggono, a proposito della resurrezione di Gesù, domande come queste: “Com’è possibile che tutta l’immensa vicenda umana dipenda da un singolo evento? Ma Dio, il Padre di tutti gli uomini, non avrebbe potuto trovare qualcosa di più chiaro e di più sicuro per aiutare i suoi figli […]? E soprattutto, non avrebbe potuto trovarlo prima, visto che la resurrezione è avvenuta solo duemila anni fa?”…
Se vai a un party, a New York oppure a Los Angeles, trovi ben pochi disposti a rilasciare commenti salaci e politicamente scorretti sul colore della pelle di Obama o sul fatto che Hillary è una donna. È molto più facile, invece, che trovi qualcuno pronto a prendersi gioco della fede religiosa del miliardario americano Mitt Romney, mormone, candidato con i repubblicani. E tra i primi a farlo è stato in verità un suo collega di partito…
Siamo qui per i dieci anni di Italianieuropei. Dieci anni fa, poco più, in un’antologia dal titolo problematico, “Oltre la politica”, venivano raccolte dal curatore, il filosofo Roberto Esposito, un certo numero di riflessioni sulla politica di pensatori europei del Novecento. Il loro filo conduttore era la necessità di pensare la sempre più evidente “afasia del nostro lessico politico”. Nell’introduzione, Esposito citava uno sconsolato pensiero di Hannah Arendt…
In Italia abbiamo da trent’anni una legge, la numero 194 del 1978, che non è graziosamente piovuta dal cielo ma è stata conquistata con qualche fatica, e il cui impianto non potrebbe reggersi senza un qualche riconoscimento del diritto di autodeterminazione della donna. La legge regola infatti l’interruzione volontaria di gravidanza, sul presupposto (storicamente non ovvio né scontato, e anch’esso frutto di conquista) che alla donna…
“Spe salvi facti sumus”, dice Paolo ai Romani, e di lì comincia il Papa nella sua seconda lettera enciclica, per disegnare la vera fisionomia della speranza cristiana. Che non è soltanto una mera credenza soggettiva, ma è una ben più sostanziale trasformazione dell’intera vita del credente. Che non va coltivata soltanto nella sfera individuale e privata, ma ha necessariamente una dimensione pubblica e comunitaria.
Heidegger diceva che il problema dell’oblio dell’essere (qualunque cosa sia) sta anzitutto nel fatto che quel che è obliato è lo stesso oblio. Da un po’ di tempo a questa parte, il Foglio pensa la stessa cosa dell’Occidente. E i più avvezzi alle scorribande filosofiche non si sorprenderanno di trovare, in questa ardita analogia, l’Occidente nel posto augusto che il filosofema heideggeriano assegna all’Essere. Il Foglio pensa infatti…
L’idea di un partito senza tessere fa discutere, e molto. Comunque, mentre se ne discute, s’è cominciato già con un partito senza simboli. Un partito senza alberi, fiori, bandiere, croci, scudi o altro genere di arnesi, che avrà anche impiegato molto per scrollarsi di dosso le eredità ideologiche del Novecento, ma che non ci ha messo altrettanto nello sbarazzarsi del ramoscello d’ulivo. Nuova stagione, cambio d’abito…
“Ho accettato questo incarico come una sfida, armato di intenzioni del tutto malevole. Spero tanto di riuscire a dipingere qualcosa che guasti l’appetito d’ogni figlio di puttana che entrerà in quella sala per mangiare”. I malcapitati clienti a cui si augurano disturbi gastrointestinali sono “i più ricchi bastardi di New York”, la sala in questione è quella di un lussuoso ristorante all’interno del Seagram Building, e l’artista incaricato…
In premessa sta anzitutto un’analisi ragionata dello scenario economico globale: delle nuove sfide della globalizzazione (così si dice). Per farvi fronte, la vecchia Europa deve ridisegnare – e sta ridisegnando – i sistemi di protezione sociale che ha potuto costruire nel corso del XX secolo in uno scenario geopolitico completamente diverso. Deve riformare il welfare, e i cambiamenti richiesti sono complessi e dolorosi…
La crisi del cinema italiano è la crisi della società italiana, ha scritto (in estrema sintesi) Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera. La crisi del cinema italiano è la crisi di un linguaggio cinematografico, ha scritto (in estrema sintesi) Eugenio Scalfari su Repubblica. E naturalmente non si può non dare ragione e torto a entrambi. Per farlo, però, si finisce risucchiati in questioni di critica estetica, che attengono al modo…
“Bergman ha spinto il più lontano possibile il nichilismo del volto, cioè il suo rapporto nella paura con il vuoto o l’assenza, la paura del volto di fronte al proprio nulla”. Possiamo prendere queste parole di Gilles Deleuze come la cifra più esemplificativa della carriera cinematografica di Ingmar Bergman, maestro indiscusso del cinema mondiale spentosi nei giorni scorsi all’età di ottantanove anni.