L’articolo di Matteo Orfini sull’ultimo numero di Left Wing mi spinge a una risposta. Una risposta in difesa della categoria professori-intellettuali, che...
Iscritto19 Settembre 2012
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Tutta l’attenzione è puntata sull’urgenza di decifrare i prossimi passi in questo inizio travagliato di legislatura. Non è tuttavia inutile...
È dunque vero che l’esito delle primarie, in particolare per l’affermazione dei “giovani turchi”, avrebbe reso il Pd meno ospitale...
Eccola, finalmente, l’agenda Monti. In occasione della conferenza stampa di fine anno Mario Monti ha enunciato in modo chiaro le linee...
Le infinite discussioni sulle regole di accesso alle primarie e il mito del "partito contendibile" si possono spiegare a partire da un equivoco riguardo al concetto di concorrenza. Secondo la tradizionale descrizione...
In merito all’accordo sulla produttività, sottoscritto dai sindacati con la rilevante eccezione della Cgil, la prima domanda è se affronti...
La personalizzazione del confronto tra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani sta producendo nel Pd una semplificazione della dialettica interna. Da un lato, al netto dell'istanza un po' trasversale...
Di questi tempi il discorso pubblico sembra vittima della sindrome del “gioco a somma zero”, per cui ogni decisione politica si risolverebbe sempre in un braccio di ferro tra gruppi di pressione, forze, partiti, dove a un vincitore deve corrispondere sempre un vinto. Quindi: non è possibile fare buone riforme se non scontentando qualcuno (corollario: più sono gli scontenti migliore è la riforma); il dialogo sociale è un freno al raggiungimento di soluzioni ottimali…
Partiamo dall’obiettivo. La manovra Monti è stata fatta per realizzare un consolidamento fiscale tale da consentirci di raggiungere il pareggio di bilancio già nel 2013. Tuttavia, a meno di credere alla favola della “contrazione espansiva”, è chiaro che un aggiustamento di tale entità, vicino a un punto e mezzo di pil, che si somma agli interventi già previsti dalle precedenti manovre del governo Berlusconi, avrà effetti molto pesanti sull’economia. Effetti di cui le pur grigie previsioni per il prossimo biennio…
Il dibattito corrente sul governo Monti mostra due punti deboli. Il primo è l’idea che per abbassare rapidamente gli spread e riportare la calma sui mercati basti sostituire l’attuale capo del governo con una personalità stimata e autorevole che avvii le riforme. Purtroppo il processo di ricostruzione della fiducia è qualcosa di ben più lungo, che ha bisogno del supporto esterno di un impegno credibile dell’Europa. Il secondo punto debole, collegato al primo, consiste nella sottovalutazione delle difficoltà…
Lasciamo ad altri l’interpretazione degli effetti del voto sul piano dei rapporti tra maggioranza e opposizione e sul futuro della legislatura. Proviamo invece a interrogarci sul significato della consultazione, in particolare dei quesiti sull’acqua, per la cultura politica del centrosinistra. Siamo di fronte a una svolta nel sentire collettivo riguardo al rapporto tra pubblico e privato? E così fosse, quali interrogativi dovrebbe porre tale svolta a una forza progressista di governo? Partiamo da ciò che è evidente…
L’abilità di chi ha promosso i referendum sull’acqua è stata quella di far passare il messaggio, semplice e diretto, che in gioco fosse la proprietà pubblica o privata di una risorsa essenziale. È forse inevitabile che in questo tipo di consultazioni vi sia una corrispondenza limitata tra l’affermazione di principio e il dato tecnico del quesito. Da qui i chiarimenti, le precisazioni, i distinguo (e la frustrazione) dei commentatori più attenti e preparati, che cercano di spiegare come in realtà l’approvazione…