Cara Left Wing, ieri ho trovato nella cassetta della posta una busta col mio nome sopra. Me l’ha spedita il...
Iscritto19 Settembre 2012
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Cara Left Wing, la storia di questa settimana è vera, anche se parla di falso. Al 580 di Nanjing Lu...
Cara Left Wing, la storia di questa settimana parla di targhe e contraccettivi di varia natura. E rivoluzioni. Non ricordo...
Cara Left Wing, ho due piccole storie da raccontarti. La prima è questa: qui a Shanghai se non piove vado...
Cara Left Wing, un paio di giorni fa sono arrivato a Shanghai, dove passerò i prossimi due mesi per lavoro....
Cara Left Wing, ti prometto che per quest’anno non ti scriverò più (e quindi: auguri), ma ho una questione di...
Controllo di avere carta di identità e tessera elettorale, scendo le scale, attraverso la strada. Entro nella sezione di Sinistra e Libertà di via Appennini accolto da bandiere accasciate per la pioggia e dal saluto delle cinque persone che si prendono cura di questo seggio elettorale per le primarie del centrosinistra milanese; guardo la lavagna che dice che 144 persone hanno votato prima di me, chiedo come va, mi rispondono: “Mah, dai, abbastanza bene”. Facciamo quattro chiacchiere…
Passano due minuti – quelli sufficienti a pentirsi di non essere daltonico davanti al maglioncino viola da boy scout di sinistra di Matteo Renzi, quelli necessari a farsi una ragione dello show di modernismo percepito rappresentato dai due Mac esibiti come totem sulla scrivania degli organizzatori – per sentire l’espressione “doparie”, seguita (cinque minuti dopo, come da copione) da una dissertazione sulle “linee di crescenza delle città, per riallineare i pianeti in una cosmogonia”. In dodici minuti…
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