Chi si ricorda della “Greenspan put”? Così si definiva la fiducia che il mercato riponeva, dinanzi alle avversità, nell’intervento di Alan Greenspan, deus ex machina che avrebbe abbassato i tassi, inondato di liquidità gli operatori e risolto, in un tripudio generale di “euforia irrazionale”, qualsiasi problema. Si può discutere se le banche centrali debbano considerare, fra i parametri che prendono come riferimento per la fissazione…
Iscritto19 Settembre 2012
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E’ difficile la comparazione tra l’azione della Bce e quella della Fed nella recente crisi dei mercati: troppo diverse le “condizioni al contorno”, gli assetti operativi, il quadro istituzionale. Tuttavia, dal modo in cui le due istituzioni si sono mosse, è possibile ricavare alcune interessanti lezioni. Forse ancora memore dell’infausta esperienza del ’29 (“i tassi di interesse vanno alzati”, diceva allora la vulgata corrente…)
Sui fondi di private equity si è scritto molto. Qualcuno li celebra come paladini dell’efficienza globale, altri li percepiscono come entità inquietanti pronte a ghermire ogni possibile preda per fare profitti “a qualsiasi costo”. Come di consueto, il manicheismo non aiuta. Da un lato, infatti, i fondi di private equity possono favorire gli investimenti di imprese in fase di start-up, caratterizzate da fatturati simbolici e da strutture finanziarie…