I riti di fine anno sono innumerevoli. In musica il rito dei riti è quello di compilare classifiche. Migliore album, migliore canzone, migliore voce, migliore questo, migliore quell’altro. Un esercizio, appunto, rituale, con la rete che come al solito fa da moltiplicatore di tutto. Ma una cosa che salta all’occhio è che da Pitchfork a LesInrockuptibles a Rolling Stone fino all’ultimo dei blogger musicofili, non c’è stata classifica…

Nel libro di Vito Mancuso, “L’anima e il suo destino”, si leggono, a proposito della resurrezione di Gesù, domande come queste: “Com’è possibile che tutta l’immensa vicenda umana dipenda da un singolo evento? Ma Dio, il Padre di tutti gli uomini, non avrebbe potuto trovare qualcosa di più chiaro e di più sicuro per aiutare i suoi figli […]? E soprattutto, non avrebbe potuto trovarlo prima, visto che la resurrezione è avvenuta solo duemila anni fa?”…

La crisi del cinema italiano è la crisi della società italiana, ha scritto (in estrema sintesi) Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera. La crisi del cinema italiano è la crisi di un linguaggio cinematografico, ha scritto (in estrema sintesi) Eugenio Scalfari su Repubblica. E naturalmente non si può non dare ragione e torto a entrambi. Per farlo, però, si finisce risucchiati in questioni di critica estetica, che attengono al modo…

Ha detto tutto Fabio Fazio, nel presentarla: lei è la donna più bella del mondo. Punto e fine della discussione. E delle polemiche su quello che avrebbe detto, quello che non avrebbe dovuto dire e quello che avrebbe dovuto rettificare. Passiamo ad altro. E invece no, a volte le cose più semplici e ovvie non sono affatto semplici e ovvie. Per esempio, colui che ha commissionato questo pezzo, mentre cercavo di illustrargli…

Ma perché l’individualismo è metodologico? Voglio dire: all’indomani del referendum che a Pomigliano ha sancito la vittoria dei sì, Piero Ostellino sul Corriere della Sera ha spiegato che con la maggioranza dei favorevoli all’accordo con la Fiat a Pomigliano “sotto il profilo culturale e del metodo c’è stata la vittoria dell’individualismo metodologico, che riconduce le dinamiche sociali all’individuo, ponendolo al centro, rispetto a quell’astrazione ideologica chiamata collettività”. In qual modo si sia trattato di una vittoria…

La prendo alla lontana. Nel settembre del 1966, sui Quaderni piacentini, Sebastiano Timpanaro propose questo bell’esempietto: “La posizione del marxista odierno, a volte, sembra simile a quella di chi, standosene al primo piano di una casa, dicesse rivolto all’inquilino del secondo piano: «Lei crede di essere autonomo, di reggersi da solo? Si sbaglia! Il Suo si regge solo perché poggia sul mio, e se crolla il mio, crolla anche il Suo…»

“Ho sempre pensato a Silente come a un gay”. Con queste parole, pronunciate durante un incontro con i fan alla Carnegie Hall di New York, J.K. Rowling – autrice della saga di Harry Potter – ha innescato un dibattito che durerà a lungo. Deve essersene accorta pure lei se, pochi minuti dopo aver fatto outing a proposito dell’orientamento sessuale dell’anziano e saggio preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts…

La Grecia, secondo quanto stabilito con l’Eurogruppo, dovrà creare un fondo da 50 miliardi di euro, nel quale verranno trasferiti...