La cultura si mangia! L’affermazione – perentoria quanto quella contraria dell’ex ministro Giulio Tremonti, secondo cui con la cultura non...
I frequentatori abituali della Versilia sapevano che, tenendo un occhio sul vialone lungomare, quello che corre tra i “capanni” degli...
La retorica, la realtà, il lavoro precario, il danno per il paese, mi sembrano le parole adatte a descrivere il...
I commenti alla condanna di Silvio Berlusconi nel processo definito “diritti Mediaset” si sono concentrati molto su Berlusconi, poco su Mediaset e quasi per niente sul loro ruolo nell’industria italiana...
Devo darvi una notizia buona e una cattiva. La notizia buona è che siete Picasso, Pablo Picasso, e ancor prima...
Nelle sale del Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano è esposta una lastra di bronzo proveniente dai dintorni di Benevento...
Tutto il dibattito sulla cosiddetta crisi europea del debito sembra mostrare l’estremo limite di un curioso fenomeno linguistico, che riguarda le espressioni e le immagini usate per parlare di borse, mercati, istituzioni finanziarie e del loro rapporto con la politica e gli stati. Invece di termini tecnici, asettici, conformi alla pretesa di neutralità che la finanza avanza, ci si imbatte in espressioni che sembrano prese di peso da testi sacri e trattati di teologia e morale. Da mesi si discute di paesi “virtuosi” e “viziosi”…
La grandezza di Steve Jobs è fuori discussione – a condizione che sia chiaro quale sia la discussione da cui è fuori. Sarebbe sciocco non riconoscere il talento di un uomo che ha rivoluzionato la tecnologia e il costume, cambiato con i suoi prodotti il paesaggio di cinema e negozi, studi e uffici, scrivanie e automobili, creato nuovi, enormi mercati inventando le corrispondenti abitudini di consumo e portato un marchio, la Apple, in cima al mondo (o più precisamente: in cima alla classifica della capitalizzazione…)
Un’operazione di marketing religioso, si dice. E si storce il naso. Un’operazione di marketing monarchico: quella sì. Quella fa due miliardi di spettatori, e va benone. E le operazioni di marketing politico ed elettorale: neanche si discute. Sono all’ordine del giorno, e ci mancherebbe pure che qualcuno ancora se ne scandalizzi. E siccome anche il sistema dell’arte, da Andy Warhol in poi, non si può dire che abbia tenuto i mercanti fuori dal tempio, abbiamo il sistema completo dello spirito assoluto…
I manuali di storia antica fissano generalmente la fine dell’Impero romano al 476 dopo Cristo, quando il re dei Goti...
La correlazione tra redditi dei padri e redditi dei figli è aumentata in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, negli anni della globalizzazione, raggiungendo livelli superiori a quelli italiani. Un dato che fa giustizia del luogo comune, che proprio in quegli anni si affermava da noi come verità indiscutibile, secondo cui il modello angloamericano di società sarebbe stato l’unico capace di offrire reali opportunità e di premiare i meritevoli. La conferma arriva da un convegno dell’associazione Alumni dei Cavalieri del Lavoro…
Proviamo a prenderla dall’altra parte: esiste un diritto a non sapere? Ed è possibile che il non sapere rientri tra le condizioni per cui certe relazioni fra gli uomini possano aver luogo? La prima domanda ha una risposta abbastanza certa: è difficile negare che nei casi di adozione, per esempio, si abbia tutto il diritto di non conoscere i genitori naturali. Così come si ha anche il diritto di rimanere nell’ignoranza circa informazioni che possano essere ricavate dal nostro patrimonio genetico…