Su New Republic è apparso in questi giorni un importante articolo dal titolo inequivocabile: “The Stupidity of Dignity”. L’autore, Stephen Pinker, insegna psicologia a Harvard ed è uno dei più ascoltati scienziati cognitivisti contemporanei, noto al pubblico italiano per alcuni libri di grande successo, come “L’istinto del linguaggio” o, più di recente, “Tabula rasa”. Oratore brillante, è anche autore di una produzione pubblicistica…

C’è qualcosa che si muove nell’universo della produzione italiana di cinema e televisione. Non sappiamo in quale direzione si voglia andare, non sappiamo a chi gioverà. Per di più, anche gli “addetti ai lavori” pare che non vogliano vedere, sentire, capire. O forse non vogliono parlarne in pubblico. Vediamo di che si tratta. La notizia più eclatante di questi giorni, le intercettazioni telefoniche che coinvolgono…

Io ero rimasto al punto in cui la parola “bamboccioni”, uno di quei termini che nel lessico nazionale se ne escono all’improvviso dalla crisalide per vivere la loro effimera stagione, significava più o meno una cosa come “uomo o donna già verso/oltre la trentina, di scarso talento e ancor più scarsa intraprendenza che, incapace di trovare una prospettiva autonoma di vita, preferisce rimanere sotto l’ala protettrice dei genitori”…