Cate Blanchett, a capo della giuria del Festival di Cannes 2018, nella conferenza stampa di apertura ha rilevato come siano...
Da un articolo del New York Times, ripreso sul Corriere della Sera odierno a pagina 26, abbiamo appreso che gli...
Su New Republic è apparso in questi giorni un importante articolo dal titolo inequivocabile: “The Stupidity of Dignity”. L’autore, Stephen Pinker, insegna psicologia a Harvard ed è uno dei più ascoltati scienziati cognitivisti contemporanei, noto al pubblico italiano per alcuni libri di grande successo, come “L’istinto del linguaggio” o, più di recente, “Tabula rasa”. Oratore brillante, è anche autore di una produzione pubblicistica…
Discutere seriamente della tutela di Pompei è sempre più difficile. Il problema non si risolve invocando l’eccezionalità del sito e...
La7 ha tenuto bordone al populismo? Lo chiedono a Lilly Gruber che devia la mira “all’intero sistema dei media, dove...
C’è qualcosa che si muove nell’universo della produzione italiana di cinema e televisione. Non sappiamo in quale direzione si voglia andare, non sappiamo a chi gioverà. Per di più, anche gli “addetti ai lavori” pare che non vogliano vedere, sentire, capire. O forse non vogliono parlarne in pubblico. Vediamo di che si tratta. La notizia più eclatante di questi giorni, le intercettazioni telefoniche che coinvolgono…
Nel secolo breve, in realtà i due secoli da metà settecento a metà novecento, la classe operaia, generata dalla fabbrica,...
Il grosso della torta dei ricavi pubblicitari che da quaranta anni ingrassano Mediaset e sovvenzionano parzialmente la Rai si genera...
“Yes, I can” è un pensiero che, prima o poi, attraversa la mente di ogni ciclista. Che si tratti di...
Se volete conoscere i particolari del pessimo carattere di Orson Welles, delle sue intemperanze alimentari, del suo essere politicamente scorretto...
Ne I Promessi Sposi l’erudito Don Ferrante, di fronte alla peste che dilaga, non crede alla possibilità del contagio della...
Io ero rimasto al punto in cui la parola “bamboccioni”, uno di quei termini che nel lessico nazionale se ne escono all’improvviso dalla crisalide per vivere la loro effimera stagione, significava più o meno una cosa come “uomo o donna già verso/oltre la trentina, di scarso talento e ancor più scarsa intraprendenza che, incapace di trovare una prospettiva autonoma di vita, preferisce rimanere sotto l’ala protettrice dei genitori”…