Al solito, il problema è politico. Perché però il problema sia politico non è facile vederlo. Si parla, infatti, di tutt’altro: di scienza e cervello, percezioni e neuroni. Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla notizia. Sull’autorevolissima rivista scientifica Nature è stato pubblicato lo scorso 5 marzo un articolo dal quale si apprende che l’équipe del neuroscienziato Jack Gallant, dell’Università della California, è riuscita a “scannerizzare il cervello”…

Perché, dopo che si è stati ad ascoltare musica ininterrottamente per circa trent’anni, si arriva al punto di non riuscire più a entusiasmarsi per nulla, o quasi, almeno per quel che riguarda la scena pop-rock, comprese le sue varianti fondate sull’elettronica? In parte è naturale, certo. A una certa età non si può più essere facili agli entusiasmi. Si diventa rompiscatole, basta pochissimo per annoiarsi e con il passare degli anni…

Ma, fra tanti giuochi, preferisco quello di un altro Asterione. Immagino ch’egli venga a farmi visita e che io gli mostri la casa.

La prima volta che lo spirito di Gary Gygax prese possesso di me fu nell’autunno del 1982. Avevo quindici anni, frequentavo la seconda liceo e in un pomeriggio milanese la forza della mia fantasia trasformò camera mia in un labirinto sotterraneo dai muri trasudanti oscurità e orrore…

Se uno vuol capire come funzionano le campagne elettorali e i partiti all’epoca delle vocazioni maggioritarie deve andare a uno spettacolo del Circo Medrano. Il circo Medrano – ma qualsiasi altro circo, in verità – è una specie di enorme loft con un sacco di expertise e di intelligenze che lavorano fianco a fianco in estrema gioia, con la passione un po’ incosciente dei “diversi”. Diversi dalle procedure ingessate…

La politica, specie in campagna elettorale, semplifica. La cultura, specie quando la politica è in crisi, complica. Sicché è nella natura di queste cose doppie una modesta avventura del pensiero che forse ha senso raccontare. Convocato a una riunione al più famoso dei loft romani che fino a quel momento avevo visto solo in televisione, sono arrivato…

Nel libro di Vito Mancuso, “L’anima e il suo destino”, si leggono, a proposito della resurrezione di Gesù, domande come queste: “Com’è possibile che tutta l’immensa vicenda umana dipenda da un singolo evento? Ma Dio, il Padre di tutti gli uomini, non avrebbe potuto trovare qualcosa di più chiaro e di più sicuro per aiutare i suoi figli […]? E soprattutto, non avrebbe potuto trovarlo prima, visto che la resurrezione è avvenuta solo duemila anni fa?”…

I riti di fine anno sono innumerevoli. In musica il rito dei riti è quello di compilare classifiche. Migliore album, migliore canzone, migliore voce, migliore questo, migliore quell’altro. Un esercizio, appunto, rituale, con la rete che come al solito fa da moltiplicatore di tutto. Ma una cosa che salta all’occhio è che da Pitchfork a LesInrockuptibles a Rolling Stone fino all’ultimo dei blogger musicofili, non c’è stata classifica…

In marcia verso nuove elezioni, in marcia con formazioni ampiamente rimaneggiate, con programmi che si stanno mettendo a punto, con la voglia di sorprendere, i propri elettori e gli avversari. Il nostro occhio, deformazione professionale, rimane per un momento attaccato al mondo dell’audiovisivo. Forse usiamo obiettivi – intesi come lenti – troppo stretti. Il mondo dell’audiovisivo, con tutta probabilità…

Se vai a un party, a New York oppure a Los Angeles, trovi ben pochi disposti a rilasciare commenti salaci e politicamente scorretti sul colore della pelle di Obama o sul fatto che Hillary è una donna. È molto più facile, invece, che trovi qualcuno pronto a prendersi gioco della fede religiosa del miliardario americano Mitt Romney, mormone, candidato con i repubblicani. E tra i primi a farlo è stato in verità un suo collega di partito…

L’agile saggio di Marco Follini, “La volpe e il leone”, è uscito giovedì 17 gennaio, lo stesso giorno della mancata presenza di Papa Ratzinger alla Sapienza di Roma e più o meno in concomitanza con l’avvio delle vicende giudiziarie della famiglia Mastella. Provvidenziale tempismo: in neanche cento paginette dense di personaggi dalla coabitazione per nulla scontata – Immanuel Kant e Mariotto Segni su tutti…

In Italia abbiamo da trent’anni una legge, la numero 194 del 1978, che non è graziosamente piovuta dal cielo ma è stata conquistata con qualche fatica, e il cui impianto non potrebbe reggersi senza un qualche riconoscimento del diritto di autodeterminazione della donna. La legge regola infatti l’interruzione volontaria di gravidanza, sul presupposto (storicamente non ovvio né scontato, e anch’esso frutto di conquista) che alla donna…