In Italia abbiamo da trent’anni una legge, la numero 194 del 1978, che non è graziosamente piovuta dal cielo ma è stata conquistata con qualche fatica, e il cui impianto non potrebbe reggersi senza un qualche riconoscimento del diritto di autodeterminazione della donna. La legge regola infatti l’interruzione volontaria di gravidanza, sul presupposto (storicamente non ovvio né scontato, e anch’esso frutto di conquista) che alla donna…

C’è qualcosa che si muove nell’universo della produzione italiana di cinema e televisione. Non sappiamo in quale direzione si voglia andare, non sappiamo a chi gioverà. Per di più, anche gli “addetti ai lavori” pare che non vogliano vedere, sentire, capire. O forse non vogliono parlarne in pubblico. Vediamo di che si tratta. La notizia più eclatante di questi giorni, le intercettazioni telefoniche che coinvolgono…

L’ultimo numero della rivista “Filosofia e Questioni Pubbliche” è dedicato a una riflessione sulla cultura politica del Partito democratico. Il volume raccoglie i contributi di diversi filosofi politici italiani, che si interrogano sui possibili riferimenti teorici e culturali del nuovo partito in relazione ad alcuni temi centrali dell’agenda politica interna e internazionale. (questioni di genere, multiculturalismo, scienza e laicità, diritti umani…)

“Tra poche parole è così difficile nascondersi come tra pochi alberi”. Questo è uno degli aforismi, celebrativo del genere, del colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994) che ha ispirato il titolo – editoriale – del suo libro appena uscito presso Adelphi (“Tra poche parole”). Si tratta del suo secondo libro pubblicato in italiano; il primo è uscito nel 2001, col titolo “In margine a un testo implicito”. Conosciuto pochissimo…

“Spe salvi facti sumus”, dice Paolo ai Romani, e di lì comincia il Papa nella sua seconda lettera enciclica, per disegnare la vera fisionomia della speranza cristiana. Che non è soltanto una mera credenza soggettiva, ma è una ben più sostanziale trasformazione dell’intera vita del credente. Che non va coltivata soltanto nella sfera individuale e privata, ma ha necessariamente una dimensione pubblica e comunitaria.

Le voci femminili in musica hanno spesso qualcosa di speciale, c’è poco da fare. Certamente in misura superiore a quanto non accada con quelle maschili, di questi tempi un po’ tutte uguali, con le dovute eccezioni. Naturalmente non è che si possa ridurre tutto a una questione di corde vocali e di cavità faringea. La voce va usata come si deve, ed è dall’uso che se ne fa che si misura il talento, molto prima che dal timbro…

I Radiohead, uno dei gruppi più famosi e apprezzati del panorama musicale mondiale, hanno deciso di consentire di scaricare direttamente dal loro sito il loro ultimo lavoro, “In Rainbows”, in cambio di un’offerta libera. Sinora solo artisti indipendenti, poco noti o esordienti, avevano usato la rete per distribuire le loro canzoni. Una scelta per loro quasi obbligata, perché privi di un contratto con una major.

Heidegger diceva che il problema dell’oblio dell’essere (qualunque cosa sia) sta anzitutto nel fatto che quel che è obliato è lo stesso oblio. Da un po’ di tempo a questa parte, il Foglio pensa la stessa cosa dell’Occidente. E i più avvezzi alle scorribande filosofiche non si sorprenderanno di trovare, in questa ardita analogia, l’Occidente nel posto augusto che il filosofema heideggeriano assegna all’Essere. Il Foglio pensa infatti…

Differenti e contrapposti concetti dell’arte sembrano avere caratterizzato i due principali eventi espostivi di quest’anno a Venezia: la 52esima Biennale, che chiuderà i battenti il prossimo 21 novembre, e la mostra “Artempo”, da poco conclusa. In breve: l’una è sembrata piegare fin troppo l’arte secondo il registro dell’ attualità, in un contesto piuttosto uniforme e oscillante fra intrattenimento e mera cronaca degli eventi…

“Ho accettato questo incarico come una sfida, armato di intenzioni del tutto malevole. Spero tanto di riuscire a dipingere qualcosa che guasti l’appetito d’ogni figlio di puttana che entrerà in quella sala per mangiare”. I malcapitati clienti a cui si augurano disturbi gastrointestinali sono “i più ricchi bastardi di New York”, la sala in questione è quella di un lussuoso ristorante all’interno del Seagram Building, e l’artista incaricato…

“Ho sempre pensato a Silente come a un gay”. Con queste parole, pronunciate durante un incontro con i fan alla Carnegie Hall di New York, J.K. Rowling – autrice della saga di Harry Potter – ha innescato un dibattito che durerà a lungo. Deve essersene accorta pure lei se, pochi minuti dopo aver fatto outing a proposito dell’orientamento sessuale dell’anziano e saggio preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts…

L’ultima copertina dell’Espresso è emblematica di questi tempi qua. Il titolo è “Sesto potere” e nel catenaccio ci si chiede se il web sia democratico oppure un nuovo Grande Fratello. L’immagine è un puzzle di faccioni di Grillo, che parla, che gesticola, che fissa pensoso un punto lontano dai monitor di tanti pc. Giorni fa, poco dopo che il V-Day aveva portato in piazza migliaia di persone, si è aperto – per l’ennesima volta – il dibattito sui blog.