Tutto il dibattito sulla cosiddetta crisi europea del debito sembra mostrare l’estremo limite di un curioso fenomeno linguistico, che riguarda le espressioni e le immagini usate per parlare di borse, mercati, istituzioni finanziarie e del loro rapporto con la politica e gli stati. Invece di termini tecnici, asettici, conformi alla pretesa di neutralità che la finanza avanza, ci si imbatte in espressioni che sembrano prese di peso da testi sacri e trattati di teologia e morale. Da mesi si discute di paesi “virtuosi” e “viziosi”…

I commenti alla condanna di Silvio Berlusconi nel processo definito “diritti Mediaset” si sono concentrati molto su Berlusconi, poco su Mediaset e quasi per niente sul loro ruolo nell’industria italiana...
I frequentatori abituali della Versilia sapevano che, tenendo un occhio sul vialone lungomare, quello che corre tra i “capanni” degli...