Ma, fra tanti giuochi, preferisco quello di un altro Asterione. Immagino ch’egli venga a farmi visita e che io gli mostri la casa.

La prima volta che lo spirito di Gary Gygax prese possesso di me fu nell’autunno del 1982. Avevo quindici anni, frequentavo la seconda liceo e in un pomeriggio milanese la forza della mia fantasia trasformò camera mia in un labirinto sotterraneo dai muri trasudanti oscurità e orrore…

“Ho sempre pensato a Silente come a un gay”. Con queste parole, pronunciate durante un incontro con i fan alla Carnegie Hall di New York, J.K. Rowling – autrice della saga di Harry Potter – ha innescato un dibattito che durerà a lungo. Deve essersene accorta pure lei se, pochi minuti dopo aver fatto outing a proposito dell’orientamento sessuale dell’anziano e saggio preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts…

La riforma dell’ordinamento penitenziario è in un limbo spazio-temporale. Il governo non è ancora formalmente abilitato ad approvarla definitivamente, non...

Differenti e contrapposti concetti dell’arte sembrano avere caratterizzato i due principali eventi espostivi di quest’anno a Venezia: la 52esima Biennale, che chiuderà i battenti il prossimo 21 novembre, e la mostra “Artempo”, da poco conclusa. In breve: l’una è sembrata piegare fin troppo l’arte secondo il registro dell’ attualità, in un contesto piuttosto uniforme e oscillante fra intrattenimento e mera cronaca degli eventi…

C’era una volta una signora squattrinata, nota come Joanna Rowling, che in treno ebbe un’idea. In dieci anni la distribuì su sette libri, sempre più diluiti e istericamente attesi, fino al delirio del 21 luglio scorso, quando tutte le librerie si sono aperte nel cuore della notte per consentire agli italiani impazienti – e magicamente padroni della lingua inglese – l’acquisto di “Harry Potter and the Deathly Hallows”.

Perché, dopo che si è stati ad ascoltare musica ininterrottamente per circa trent’anni, si arriva al punto di non riuscire più a entusiasmarsi per nulla, o quasi, almeno per quel che riguarda la scena pop-rock, comprese le sue varianti fondate sull’elettronica? In parte è naturale, certo. A una certa età non si può più essere facili agli entusiasmi. Si diventa rompiscatole, basta pochissimo per annoiarsi e con il passare degli anni…