E’ difficile la comparazione tra l’azione della Bce e quella della Fed nella recente crisi dei mercati: troppo diverse le “condizioni al contorno”, gli assetti operativi, il quadro istituzionale. Tuttavia, dal modo in cui le due istituzioni si sono mosse, è possibile ricavare alcune interessanti lezioni. Forse ancora memore dell’infausta esperienza del ’29 (“i tassi di interesse vanno alzati”, diceva allora la vulgata corrente…)

In Italia il grado di soddisfazione che le persone provano per la propria vita è declinato dagli anni novanta (dati World Values Survey ed Eurobarometro). A questo declino ha contribuito sostanzialmente la diminuzione della soddisfazione che l’italiano medio prova per il proprio lavoro. A sua volta tale declino è stato fortemente influenzato dai mutamenti nella legislazione del lavoro, che hanno reso il mercato del lavoro italiano probabilmente il più flessibile dell’Europa continentale. Dagli anni novanta…

La riforma del mercato del lavoro allo studio in Italia punta a introdurre elementi di flessibilità per le imprese, accompagnati da maggiori tutele individuali per i lavoratori disoccupati. Il modello, la cosiddetta flexicurity, non è altro che una revisione dell’impianto istituzionale del mercato del lavoro (ma bisognerebbe piantarla col singolare e cominciare a parlare di “mercati”) attraverso una modifica delle relazioni contrattuali. Al di là del giudizio politico sui singoli provvedimenti…

Seppure con qualche ritardo, presto sarà pienamente operativo il nuovo Programma europeo per il sostegno alle aree meno sviluppate, che riverserà nel mezzogiorno risorse aggiuntive per diverse decine di miliardi di euro. L’entità di queste risorse – e la circostanza (più che verosimile) che non potranno essere rese disponibili nella stessa misura anche per il periodo successivo – ha generato un ampio dibattito…

La questione dei cosiddetti fondi sovrani – gli investimenti all’estero di capitale pubblico, per lo più cinese o delle “tigri asiatiche” – è un logico sviluppo della nuova Bretton Woods informale, stabilitasi tra Stati Uniti e Cina sin dal decennio scorso, in barba ai comunicati finali dei vari G7 e G8. Dopo oltre dieci anni di elevatissimi tassi di crescita e surplus commerciali, la liaison finanziaria secondo la quale la Cina tiene svalutato il renminbi…

Salvo clamorose svolte dell’ultimo minuto, Mario Draghi sarà il prossimo governatore della Banca centrale europea. Una scelta che nel nostro paese è stata accompagnata da commenti entusiastici. Francesco Giavazzi, sul Corriere della Sera, mette tra i meriti di Draghi anche quello di aver contribuito, con un’attenta opera di vigilanza, a tenere le nostre banche fuori dalla crisi. Non c’è dubbio che l’Italia abbia avuto meno difficoltà di altri grandi paesi europei. Ma questo non dipende tanto dalle scelte di Draghi…

Nel dibattito sulle riforme del mercato del lavoro ci sono due concetti molto usati, ma spesso non definiti, quindi utilizzati in modo ambiguo: flessibilità e sicurezza. A questi due concetti nebulosi se ne è aggiunto un terzo, quello di flexicurity, anche questo spesso utilizzato senza una sua precisa definizione e quindi in assenza di una discussione sulla sua importabilità in contesti socio-economici molto lontani da quello originario. Il termine flexicurity è stato introdotto nel dibattito…

Dopo settimane di autentico terrore, il vertice europeo del 9 maggio ha approvato un maxi-piano di salvataggio per la Grecia che, pur fra residue turbolenze dei mercati sul fronte dei cambi, sembra avere ridato un po’ di fiato all’Ue. Oltre all’ammontare complessivo (ben 750 miliardi di euro, ripartiti fra Ue, stati membri e Fmi) e alle modalità di erogazione, due sono le decisioni che possono essere guardate con particolare favore. La prima riguarda la possibilità per la Banca centrale europea di acquistare titoli…