Il Partito democratico è stato presentato in questi mesi come il partito della discontinuità e dell’innovazione. Di qui la “nuova politica”, la “nuova Italia” e persino il “nuovo lessico” che il Pd dovrebbe rappresentare, suscitare, inventare. Negli ultimi quindici anni, in effetti, non si direbbe che la politica italiana e il suo lessico siano molto cambiati. Ma la ragione sta anche nel fatto che da quindici anni, in Italia, si può discutere solo di parole.

cosa dicevamo

La crisi del Pd è ormai un gioco di società, che presto o tardi qualcuno penserà a commercializzare: hai vinto le primarie con milioni di voti, esci dal congresso e vai alla casella della campagna elettorale. Imprevisto: il direttore di Repubblica scrive che al Pd serve un Papa straniero, stai fermo un giro. Imprevisto: il sindaco di Firenze dice che vai rottamato, pesca un’altra carta. Imprevisto: l’ex segretario del Pd dichiara che hai perso la bussola e fonda un nuovo movimento, torna alla casella di partenza…

Allo stato è probabile che si andrà al voto con la legge elettorale approvata dal centrodestra prima delle ultime elezioni, a ridosso della rovinosa caduta del governo Prodi al Senato e in uno dei momenti di maggiore difficoltà nel rapporto del centrosinistra con l’opinione pubblica. Si potrà discutere a lungo sulle responsabilità politiche che ci hanno condotto a questo esito. In questo momento, però, c’è il rischio che la valutazione…