Siete giovani, siete democratici, andate alla scuola estiva del Partito. E l’ultimo giorno ascoltate il discorso del capo. Vi aspettate che dia la linea, ma lui fa di più. Vi dà una visione, un’idea forte, un ideale. Questo: “La felicità è reale solo quando è condivisa”. No, non siete al Meeting di Comunione e liberazione, siete proprio alla scuola estiva del Partito democratico, e a parlare sul palco c’è Walter Veltroni…

Dopo mesi di polemiche violentissime, una crisi istituzionale conclamata e una crisi di governo latente che minaccia di esplodere da un giorno all’altro, e che il voto di fiducia delle camere certo non allontanerà più di tanto, bisogna decidersi. A cosa abbiamo assistito, fino a oggi? Cos‘è accaduto attorno alla casa di Montecarlo e a Gianfranco Fini? Abbiamo assistito a una macchinazione dell’ennesima piovra, cricca, loggia, P4 o P5? A oscuri manovratori di quella “macchina del fango”…

Doveva essere l’estate di Savino Pezzotta. Il vulcanico bergamasco aveva attaccato più volte il Partito democratico: “Là non c’è posto per noi cattolici”. Doveva essere l’estate del suo movimento, figlio del referendum sulla fecondazione assistita e del Family Day del 12 maggio. Doveva essere la sua estate e quella del suo partito: il Partito di Dio. O forse, più semplicemente, il Partito del Cardinale…

C’è qualcosa di socratico nell’atteggiamento tenuto in questi anni da Giuseppe Englaro. Platone, nel Fedone, racconta che Socrate, condannato ingiustamente alla pena capitale in seguito a un processo politico avviato da Anito e Licone per pura ambizione personale, preferì rimanere in carcere e bere serenamente la cicuta invece di fuggire, come sarebbe stato possibile grazie all’interessamento dei molti che gli erano amici…