Sarà che è il direttore del Fondo Monetario Internazionale, sarà che con gli uomini italiani a volte parlare in un’altra...
Come il ricorrente dibattito sulla necessità di cambiare inno nazionale, e come quasi tutti i dibattiti di questo genere, una discussione sull’opportunità di cambiare il simbolo del Partito democratico si rivelerebbe più specchio che soluzione del problema. Sarebbe la dimostrazione – o se si preferisce il simbolo – di una drammatica incomprensione di sé e del proprio posto nel mondo, ma soprattutto di cosa siano, e a cosa servano, i simboli. Sarebbe come pretendere di cambiare il carattere nazionale…
Cercando su internet tracce di un libro che nessuno ha ancora avuto il puntiglio di scrivere – Una storia degli...
Su una cosa tutti e quattro i candidati alla guida del Partito democratico sono d’accordo: occorre una legge elettorale maggioritaria...
Cara Left Wing, la storia di questa settimana parla di sesso. Ci ho pensato su un po’ prima di scriverla...
La manifestazione del 9 aprile, a suo modo, è stata anche un segno dei tempi. Da sempre frammentati, non sindacalizzati, con poca storia alle spalle, questa volta i precari sono stati capaci di sollevare un tema, quello delle loro condizioni di vita, senza giocare di rimessa rispetto all’agenda imposta da media e governo, invertendo le polarità di un’opinione pubblica tanto pronta a scaldarsi sulla giustizia quanto rinunciataria e passiva sulle grandi questioni sociali. In secondo luogo, questo movimento…
La decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di respingere il ricorso con cui la Sea-Watch chiedeva di poter sbarcare...
Se stiamo alla superficie delle cose, abbiamo un partito appena nato, il Popolo della Libertà, che ha celebrato il suo primo congresso e ha nominato all’unanimità un Presidente nella figura di un ultrasettantenne. Un leader che, come ha scritto sul Corriere della sera Ernesto Galli della Loggia, è “tutto immerso, biograficamente e culturalmente, nella prima Repubblica”. E cioè in una cosa che, almeno secondo la pubblicistica corrente, sarebbe morta quindici anni fa o poco più…
L’articolo di Matteo Orfini sull’ultimo numero di Left Wing mi spinge a una risposta. Una risposta in difesa della categoria professori-intellettuali, che...
Italia, 2016. Abusando della decretazione d’urgenza in nome di una fantomatica necessità permanente, da quarant’anni il potere esecutivo tiene in...
Controllo di avere carta di identità e tessera elettorale, scendo le scale, attraverso la strada. Entro nella sezione di Sinistra e Libertà di via Appennini accolto da bandiere accasciate per la pioggia e dal saluto delle cinque persone che si prendono cura di questo seggio elettorale per le primarie del centrosinistra milanese; guardo la lavagna che dice che 144 persone hanno votato prima di me, chiedo come va, mi rispondono: “Mah, dai, abbastanza bene”. Facciamo quattro chiacchiere…
Dopo che il Presidente del Bundestag Norbert Lammert ha comunicato l’esito della prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, mercoledì 30 giugno, le telecamere hanno indugiato a lungo sulla vera sconfitta della giornata, Angela Merkel. La cancelliera se ne stava seduta con lo sguardo basso e il volto teso, mentre i deputati della Cdu si guardavano intorno increduli. A cominciare, naturalmente, da Christian Wulff, il candidato impallinato da quarantaquattro franchi tiratori…