Il bellissimo sito internet messo su da colleghi e amici di Silvio Scaglia riporta diverse, autorevoli dichiarazioni di solidarietà e di scandalo. Da parte di intellettuali, manager, politici. Parole, almeno nell’ultimo caso, che dovrebbero essere impegnative, ma che finora non hanno prodotto esiti apprezzabili. Mentre scriviamo, come leggiamo dall’angosciante contatore del sito, Silvio Scaglia è in carcere da 79 giorni, 11 ore, 10 minuti e 39 secondi. Senza processo, s’intende. Dopo essere rientrato in Italia…

In luglio ho trascorso alcuni giorni in una villa piena di lobbysti americani. Delle sentenze di cui mi sommergevano facendo previsioni sulle loro primarie – “Thompson is peaking too high too early”, “Giuliani is too of a leftist”, “Hillary is the only Dem who can get the nom, and she is the only Dem who can’t get the presidency”, e altre che ho ripetuto a pappagallo al ritorno, suscitando un certo sconcerto…

Sui giornali c’è finito sotto forma di “bocciatura dei vescovi al federalismo fiscale”, che in effetti una notizia era. Eppure non era propriamente questa la notizia, riguardo al Documento preparatorio per la 46esima settimana sociale dei cattolici reso pubblico una settimana fa. In quelle pagine, infatti, c‘è molto altro oltre al no a un federalismo troppo ideologico e quindi rigido e non adeguatamente ispirato al principio di sussidiarietà, caposaldo storico della dottrina sociale della Chiesa…

Il governo ha deciso che la Campania ha bisogno di tre termovalorizzatori e di un numero imprecisato di discariche. Sarebbe serio che una volta esaurita la fase acuta dell’emergenza alcuni nodi strutturali venissero al pettine, per essere di esempio a politici e amministratori campani. In questi giorni sono finiti sulla graticola la coppia di ferro Bassolino-Iervolino e il ministro Pecoraro. Nulla si è detto invece del presidente…

La discussione “ampia e approfondita” che il Partito democratico, dopo la sconfitta, ha finalmente deciso di avviare, dovrebbe partire da una premessa. Questa: sostenere che il risultato delle politiche è stato un successo o un mezzo successo, come continua a fare Walter Veltroni, non aiuta. Di sicuro non ha aiutato nel ballottaggio di Roma, dove un diverso atteggiamento forse non sarebbe stato sufficiente per vincere…

Sono vent’anni che una corte di nani e ballerine si muove con alterne fortune sulla scena politica italiana, ed è ancora Rino Formica, che bollò con quest’espressione l’Assemblea nazionale del Psi, nel lontano 1991, a spiegare le cose come stanno: “Immaginate di stare in un salotto in cui non si ha nulla da dire. La serata non può che finire a barzellette, l’unico modo possibile per riempire quel vuoto imbarazzante e far contenti tutti. Ecco, Berlusconi vince alla stessa maniera”. Prima o poi, però, accadrà il contrario…