Silvio Berlusconi voleva trasformare il voto amministrativo in un referendum sulla sua leadership e ci è riuscito. Quel referendum, però, lo ha perso. Allo stesso tempo, dentro e fuori i partiti di opposizione, in molti volevano trasformare l’ultima tornata elettorale in un referendum sulla leadership di Pier Luigi Bersani, per prenderne il posto o per sostituirlo con altri. Pure loro ci sono riusciti. E pure loro hanno perso. Adesso tocca ai referendum propriamente detti: i due questiti sull’acqua…
Alcuni, anche per via del nome scespiriano della cameriera, hanno pensato a Louis Winthorpe, il brillante finanziere di Una poltrona per due, incastrato da una surreale macchinazione in cui non mancava nemmeno una prostituta di nome Ofelia. Altri avranno pensato più semplicemente a Bud Fox, il broker rampante e corrotto di Wall Street. Forse, però, il parallelo più giusto per Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore del Fondo monetario finito in prigione con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni…
Tutti speriamo che sia diventato archeologia lessicale il “premetto che non sono anti-americano” usato come lasciapassare per accedere legittimamente al dibattito pubblico sulle questioni internazionali. In questo caso, però, devo premettere che sono americano quanto italiano: ho sposato una cittadina americana, anch’ella convinta obamiana (per qualche tempo persino vicini di casa nel quartiere di Hyde Park a Chicago); sono in procinto di diventare padre di una cittadina americana…
Sabato 16 aprile Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della sera, si è reso volontariamente protagonista di un piccolo ma molto significativo episodio. Tanto significativo da meritare un breve riassunto delle puntate precedenti. Cominciamo dunque dall’inizio. In un editoriale di prima pagina sul Corriere della sera del 2 febbraio, Ernesto Galli della Loggia definisce il Pd “un partito dove non c’è vero dibattito politico, dove non c’è lotta politica su proposte concrete e contrapposte”, che “non ha alcuna…”
Alla mia amica Elisabetta è venuta in mente la saggezza cinese: “Il miglior modo di vincere una battaglia è non combatterla, dice Sun Tzu”. Lo ha scritto su Facebook un minuto dopo aver letto che il governo ritirava il piano nucleare. Pier Luigi Bersani, che dice pane al pane, l’ha detto e basta: “E’ una nostra vittoria”. Francesco Rutelli, sempre pronto sotto rete, ha subito tirato in porta: e giù interviste a tappeto sul “grandissimo successo” di quelli che “l’avevano detto per primi”. D’altro canto, di fronte…
La manifestazione del 9 aprile, a suo modo, è stata anche un segno dei tempi. Da sempre frammentati, non sindacalizzati, con poca storia alle spalle, questa volta i precari sono stati capaci di sollevare un tema, quello delle loro condizioni di vita, senza giocare di rimessa rispetto all’agenda imposta da media e governo, invertendo le polarità di un’opinione pubblica tanto pronta a scaldarsi sulla giustizia quanto rinunciataria e passiva sulle grandi questioni sociali. In secondo luogo, questo movimento…
La richiesta di arresto per Alberto Tedesco, ex assessore della sanità in Puglia, attualmente senatore, scuote il Pd. E quale partito non sarebbe scosso, dalla richiesta di arresto di un suo senatore? (A pensarci bene, qualche partito del genere c‘è, ma non è il caso di parlarne adesso). Per tutti i parlamentari chiamati a stabilire se la documentazione inviata dai magistrati giustifichi la richiesta, si tratta di capire anzitutto cosa c‘è scritto in quei documenti. Si tratta di valutare se sussista il fumus persecutionis…
Alla naturale scadenza della legislatura non crediamo che Silvio Berlusconi abbia molte possibilità di arrivare. Non più di quante, attualmente, ne daremmo a Gheddafi. Fa però ugualmente impressione notare che nel 2013 saranno passati vent’anni esatti dal primo atto della sua “discesa in campo”: l’inattesa dichiarazione di sostegno a Gianfranco Fini, proprio lui, allora candidato sindaco a Roma, e proprio contro Francesco Rutelli, suo attuale compagno di schieramento. I due campioni della prima sfida bipolare…
Nostalgia di futuro. “Sarebbe bello se questo convegno lo avessimo fatto come Partito democratico”, si sono ripetuti per due giorni dal palco, citandosi l’un l’altro, vecchi e meno vecchi ma comunque reduci della sinistra Dc, del Partito popolare, della Margherita. Senza rendersi conto in pieno, forse, che era già il Pd, il partito che sembra sempre “da fare” – e non più solo gli ex popolari di Franco Marini, Dario Franceschini e Pierluigi Castagnetti – quello che si è riunito sotto l’insegna mazzolariana…
La manifestazione in difesa della dignità della donna organizzata domenica a Roma e in tante altre città italiane avrebbe potuto essere, come molti prevedevano e come noi stessi temevamo, minoritaria e faziosa, ipocrita e strumentale, farisaica e rabbiosa. In parole più semplici: piccola e triste. È stata, invece, grande e festosa, ma soprattutto popolare, cioè l’esatto contrario di quel raduno “radical chic” di cui ha parlato Maria Stella Gelmini, in una classica dichiarazione “a prescindere”…
La festa è finita. La vicenda politica di Silvio Berlusconi è conclusa. Non è questa né un’opinione né una previsione, ma una banale constatazione, un semplice dato di fatto. Comunque si giudichi la lunga e contraddittoria parabola del nostro presidente del Consiglio, non si può negare l’evidenza. Se ne può discutere, naturalmente, come si può discutere di tutto. E cioè per sport, per gioco o per costrizione, magari anche per un malinteso senso del dovere, o ancora per calcolo, per sincera gratitudine…
“La difesa dello stato di diritto vale tutti i giorni, o è un principio a corrente alternata?”, si domanda Pierluigi Battista sul Corriere della sera, per poi rimproverare alla sinistra di avere condannato la pubblicazione sui giornali delle intercettazioni quando a essere intercettati erano suoi esponenti, e di tacere, invece, adesso che tocca a Silvio Berlusconi. Naturalmente, Battista dice una parte di verità. E possiamo ben riconoscerglielo noi, che qui non abbiamo mai smesso di “tuonare indignati” contro…