Dopo lunghi mesi di silenzio, riprendiamo ancora una volta a scrivere su queste pagine, perché prima o poi a casa si torna sempre. E noi a questa piccola casa sperduta nella Grande Rete ci siamo affezionati...

Mercoledì 5 marzo, l’edizione pomeridiana del Tg3 apre con la notizia degli operai morti sul lavoro a Molfetta, seguita dalla rimonta di Hillary Clinton su Barack Obama negli Stati Uniti e dalla polemica su Alitalia nel nostro paese, con Silvio Berlusconi che parla della necessità di mantenere una compagnia di bandiera e con Walter Veltroni che polemizza con lui perché “non si può essere liberisti a giorni alterni”…

Può darsi che le battaglie sindacali di Pomigliano e di Mirafiori sfocino presto o tardi in una deriva estremista. Può darsi che il radicalismo fine a se stesso abbia la meglio sulle buone ragioni di merito dei contestatori, tanto nella Fiom quanto in un’area di sinistra che oggi è fuori dal Parlamento, ma potenzialmente è ben più vasta di quel che si crede. Può darsi che la facile e scivolosa retorica dei diritti prenda la mano ai suoi stessi agitatori. Insomma, può darsi che ce ne pentiremo…

Nostalgia di futuro. “Sarebbe bello se questo convegno lo avessimo fatto come Partito democratico”, si sono ripetuti per due giorni dal palco, citandosi l’un l’altro, vecchi e meno vecchi ma comunque reduci della sinistra Dc, del Partito popolare, della Margherita. Senza rendersi conto in pieno, forse, che era già il Pd, il partito che sembra sempre “da fare” – e non più solo gli ex popolari di Franco Marini, Dario Franceschini e Pierluigi Castagnetti – quello che si è riunito sotto l’insegna mazzolariana…