Matteo Renzi ha capito che sull’elezione del presidente della Repubblica non poteva pensare di stravincere. Per questo ha stravinto. Ha ottenuto...
Uno dei temi fondamentali del congresso del Pd dovrebbe essere quella che un tempo si chiamava la «forma partito». Nel...
L’idea di un partito senza tessere fa discutere, e molto. Comunque, mentre se ne discute, s’è cominciato già con un partito senza simboli. Un partito senza alberi, fiori, bandiere, croci, scudi o altro genere di arnesi, che avrà anche impiegato molto per scrollarsi di dosso le eredità ideologiche del Novecento, ma che non ci ha messo altrettanto nello sbarazzarsi del ramoscello d’ulivo. Nuova stagione, cambio d’abito…
Il Partito democratico è stato presentato in questi mesi come il partito della discontinuità e dell’innovazione. Di qui la “nuova politica”, la “nuova Italia” e persino il “nuovo lessico” che il Pd dovrebbe rappresentare, suscitare, inventare. Negli ultimi quindici anni, in effetti, non si direbbe che la politica italiana e il suo lessico siano molto cambiati. Ma la ragione sta anche nel fatto che da quindici anni, in Italia, si può discutere solo di parole.
Il dibattito che si è aperto dopo le primarie non appare adeguato alla portata storica dell’evento. Da parte di molti sembra prevalere la volontà di piegare il voto del 14 ottobre al tradizionale schema dello scontro tra fazioni che domina la cultura politica del giornalismo italiano. Così facendo tanti commentatori rimuovono il dato della partecipazione di milioni di italiani alla fondazione di un partito politico, e riducono quell’evento…
Controllo di avere carta di identità e tessera elettorale, scendo le scale, attraverso la strada. Entro nella sezione di Sinistra e Libertà di via Appennini accolto da bandiere accasciate per la pioggia e dal saluto delle cinque persone che si prendono cura di questo seggio elettorale per le primarie del centrosinistra milanese; guardo la lavagna che dice che 144 persone hanno votato prima di me, chiedo come va, mi rispondono: “Mah, dai, abbastanza bene”. Facciamo quattro chiacchiere…
Passano due minuti – quelli sufficienti a pentirsi di non essere daltonico davanti al maglioncino viola da boy scout di sinistra di Matteo Renzi, quelli necessari a farsi una ragione dello show di modernismo percepito rappresentato dai due Mac esibiti come totem sulla scrivania degli organizzatori – per sentire l’espressione “doparie”, seguita (cinque minuti dopo, come da copione) da una dissertazione sulle “linee di crescenza delle città, per riallineare i pianeti in una cosmogonia”. In dodici minuti…
Quando si parla di diritti non possono esserci zone franche, soprattutto per un grande partito di sinistra che fa di...
Un’estate fa era l’estate del 2012 e la storia del Pd era un po’ come una favola. Almeno per quelli...
Antefatto: Lucetta Scaraffia, dalle colonne del Messaggero, si rivolge a Pier Luigi Bersani a proposito del suo libro intervista “Per una buona ragione”, in cui il segretario del Pd esprime contrarietà a sancire per legge il diritto alla procreazione per le coppie omosessuali, ma accetta poi di confrontarsi con il tema di come tutelare i diritti dei minori che “di fatto” vivono e crescono con due persone dello stesso sesso. È uno “slittamento etico”, secondo l’intellettuale cattolica. In nome dell’equità…
Lettera di risposta al nostro appello Cara Left Wing, mi chiamo Giuseppe, ho trentatré anni e vivo nel Viterbese. O...
Lettera di risposta al nostro appello Cara Left Wing, ho letto l’appello con molta attenzione. Devo confessarti che un ripasso...