La risposta di Pier Luigi Bersani all’appello di scienziati e intellettuali per la reintroduzione del nucleare in Italia – o meglio: perché il Partito democratico non si chiuda in un’opposizione pregiudiziale, antiscientifica ed elitaria – può essere letta in due modi: come il solito tentativo di tenersi lontani dai guai scontentando tutti il meno possibile (e così finendo sempre per scontentare tutti, sia pure meno di quanto possibile), o come una prima, ancora timida, ma comunque incoraggiante apertura…

Racconto un buffo episodio che mi è capitato in questi giorni. Una di quelle piccole, appena percettibili slabbrature nel circuito della comunicazione da cui si vede all’improvviso, come direbbe il poeta, “l’anello che non tiene”. E s’intravede un mondo. Per farla breve, vi racconto di come da un giorno all’altro, e senza aver fatto un bel nulla, sono diventato un hacker. Ebbene, nella tarda mattinata di venerdì, ancora ignaro di quel che stava succedendo e intento a occuparmi di tutt’altro, comincio a ricevere sul telefonino…

Sui giornali c’è finito sotto forma di “bocciatura dei vescovi al federalismo fiscale”, che in effetti una notizia era. Eppure non era propriamente questa la notizia, riguardo al Documento preparatorio per la 46esima settimana sociale dei cattolici reso pubblico una settimana fa. In quelle pagine, infatti, c‘è molto altro oltre al no a un federalismo troppo ideologico e quindi rigido e non adeguatamente ispirato al principio di sussidiarietà, caposaldo storico della dottrina sociale della Chiesa…

Il bellissimo sito internet messo su da colleghi e amici di Silvio Scaglia riporta diverse, autorevoli dichiarazioni di solidarietà e di scandalo. Da parte di intellettuali, manager, politici. Parole, almeno nell’ultimo caso, che dovrebbero essere impegnative, ma che finora non hanno prodotto esiti apprezzabili. Mentre scriviamo, come leggiamo dall’angosciante contatore del sito, Silvio Scaglia è in carcere da 79 giorni, 11 ore, 10 minuti e 39 secondi. Senza processo, s’intende. Dopo essere rientrato in Italia…

A volte in Italia anche le previsioni più pessimistiche vengono smentite. Contrariamente alle attese, il Partito democratico pare infatti essersi sottratto a quell’implacabile legge di Murphy che sin qui era sembrata scandire ogni sua singola mossa. Solo la settimana scorsa, rattristati dalle parole pronunciate dai dirigenti di Area democratica a Cortona, invitavamo il Pd a prendere l’iniziativa, convinti che dinanzi alla crisi della maggioranza tutto – a cominciare da quello che sta accadendo in Europa…

Dal punto di vista etico e civile, la campagna in difesa delle intercettazioni e contro la cosiddetta legge-bavaglio si sta rivelando, soprattutto per gli argomenti adoperati da politici e giornalisti, persino più dannosa di qualsiasi soluzione sarà infine adottata. L’ultimo esempio è venuto in questi giorni da Massimo Gramellini, che a “Che tempo che fa” ha ripetuto ancora una volta l’ingannevole ritornello su “tutto quello che non avremmo scoperto in questi anni senza le intercettazioni”…

Se c’è una cosa che bisogna usare con precauzione, è il principio di precauzione. L’uso incontrollato produce infatti seri danni collaterali. È così nella vita privata ed è così nella vita pubblica. Per la prima, chiunque abbia ad esempio una moglie troppo premurosa, maledettamente ansiosa, sa di cosa parlo. Tuo figlio vuol tornare da solo a casa, all’uscita da scuola? Basta che nella mente del coniuge si affacci la mera possibilità che lungo il percorso si appostino ladri, assassini e in generale brutte compagnie, per escludere…

Sbaglieremo, ma la nostra convinzione è che la pessima legge sulle intercettazioni recentemente approvata dal Senato non entrerà mai in vigore. Un’opposizione intelligente potrebbe impedirlo facilmente, sfruttando le molte condizioni favorevoli, dalle divisioni nella maggioranza al fronte larghissimo, specialmente tra i mezzi di informazione, schierato contro quella legge. Un fronte che comprende pure molti giornali di destra. Ma se anche il governo riuscisse a farla passare, al primo tentativo di applicarla…

Che cosa sta succedendo ai popolari del Partito democratico? “Malumori”, “sofferenze” e “malesseri”: la presenza nel Pd della fazione più consistente degli ex democristiani – quella, per intenderci, di osservanza non bindiana né lettiana – viene ormai raccontata con i termini di una diagnosi infausta. È una vecchia tattica da animali politici: si prende un tema del tutto marginale (le infiltrazioni della massoneria), o già risolto e archiviato (il nome delle feste del partito), o palesemente pretestuoso…

Eccomi! Sono io il colpevole di aver fatto arrabbiare Chiara Geloni con quell’interpretazione, ritenuta maliziosa, del riferimento ai “centocinquant’anni di storia che sono alle nostre spalle” che Pierluigi Bersani è solito richiamare. Prima di dire la mia, mi siano consentite alcune premesse. La prima: non ho cercato io, come è ovvio, il giornalista Andrea Garibaldi del Corriere, e di quella ennesima lamentatio dei cattolici del Pd avrei volentieri fatto a meno, anche se mi riconosco in tutte le affermazioni…

Credo che la presenza non anonima dei cattolici sia condizione vitale per il Partito democratico, dopo essere stata una delle principali ragioni fondative. E credo che Chiara Geloni e Pierluigi Castagnetti, pur nella polemica, abbiano entrambi toccato punti cruciali che meriterebbero finalmente un esame approfondito e non la solita frettolosa archiviazione (che ormai sta diventando un test di sterilità del cattolicesimo politico). La “storia” del Pd è una questione essenziale, dirimente…

Meglio dirlo subito: il presepe di Pomigliano non ci piace. Lo spirito prematuramente natalizio con cui l’accordo separato è stato annunciato sulla stampa, con Sergio Marchionne nei panni del Salvatore, il ministro Maurizio Sacconi nelle vesti del bue ed Enrico Letta in quelle dell’asinello, non solo non ci convince, ma ci fa venire in mente, per citare il grande Altan, idee che non condividiamo. Come, per dire la più moderata, l’idea di schierarci con quella Fiom che abbiamo sempre considerato…